Royal Enfield, Hunter e Sherpa i probabili nuovi arrivi. Riscoperti due nomi storici per futuri modelli

Duo modelli Royal Enfield
CHENNAI - La famiglia Royal Enfield pare destinata ad allargarsi ulteriormente. Secondo fonti indiane, nello specifico il sito specializzato in news dal mondo dei motori Indian...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CHENNAI - La famiglia Royal Enfield pare destinata ad allargarsi ulteriormente. Secondo fonti indiane, nello specifico il sito specializzato in news dal mondo dei motori Indian Autos Blog che ha pubblicato lo “scoop” sul suo sito, la casa di Chennai ha fatto richiesta per il deposito di due nuovi nomi, Hunter e Sherpa, che fanno pensare al prossimo arrivo di due nuove moto. Dopo le ultime due ruote messe in produzione con i nomi di Continental GT e Interceptor 650, pare che Royal Enfield stia varando la sua nuova gamma di moto pescando a piene mani dai nomi dei modelli del glorioso passato del marchio, un po' come ha fatto un altro nome storico del motociclismo britannico come Triumph.


Il modello Sherpa è stato infatti una Royal Enfield costruita negli anni Sessanta, la seconda moto costruita dalla marca ex inglese in India. Ai tempi, la Sherpa montava un motore Villiers (che in quell'epoca era imparentato con Norton e Triumph), che nello specifico era un bicilindrico a due tempi, di 173 cc. In ottica dei modelli già in produzione, una moto come Hunter potrebbe guardare al mondo del turismo, mentre Sherpa potrebbe proseguire nel filone della Himalayan. La scelta di replicare i nomi del passato potrebbe rientrare in una generale politica di rafforzamento del brand, in quei paesi dove dove la casa indiana sta guadagnando rapidamente consensi e diffusione in termini di vendite. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero