Rosso Portofino, l'erede della California. Ferrari svela la scoperta che prenderà il posto del modello mitico

La nuova Ferrari Portofino
MARANELLO - L’emozione è di casa a Maranello. Viene prodotta in quantità industriale, e poi dispensata a piene mani sui circuiti e sulle strade di tutto il...

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MARANELLO - L’emozione è di casa a Maranello. Viene prodotta in quantità industriale, e poi dispensata a piene mani sui circuiti e sulle strade di tutto il mondo, dove lo sfrecciare di una Rossa suscita l’entusiasmo degli appassionati, ma anche la curiosa ammirazione di chi per l’automobile nutre sentimenti tiepidi. In questi giorni, però, alla Ferrari stanno addirittura esagerando quanto a scariche di adrenalina. Lo sanno bene le legioni di tifosi che trepidano per un team tornato finalmente ai livelli che gli competono e che ha appena vissuto i giorni forse più roventi della stagione di F1, resi abbastanza amari dalle performance tutt’altro che esaltanti del GP d’Italia, il cui esito non ha certo soddisfatto le attese del tripudio di bandiere rosse che hanno invaso più del solito l’Autodromo di Monza. Alla settimana di passione della Ferrari-scuderia la Ferrari-azienda ha aggiunto un ulteriore pizzico (abbondante) di pepe, stimolando la curiosità dell’altra faccia del «pianeta rosso»: quella degli innamorati delle Ferrari stradali, sia i pochi che se le possono permettere, sia i moltissimi che devono limitarsi a sognarle.

 

A Maranello hanno infatti iniziato ad alzare il velo sulla Portofino, la grande sorpresa che farà restare a bocca aperta i visitatori del prossimo Salone dell'Auto di Francoforte in programma dal 14 al 24 settembre e che farà dello stand-simbolo dell'Italia che vince e che funziona il più affollato della manifestazione. Come succede regolarmente, in ogni angolo del pianeta, quando il Cavallino svela un nuovo gioiello.

Contrariamente alle consuetudini dell'industria automobilistica, abituata in queste occasioni a centellinare informazioni e immagini, le anticipazioni sulla Portofino sono state prodighe di dati e di scatti fotografici. E quanto abbiamo letto e visto questo ci permette di affermare con certezza – ma questa non è certo una sorpresa – che si tratta di un'automobile bellissima, quella disegnata dal Centro stile interno di Maranello: è possente e raffinata, straordinariamente elegante, equilibrata e raccolta come un felino pronto a scattare.

Questo modello raccoglie più che degnamente l'eredità della California T, inserendosi nel solco della grande tradizione Ferrari nel campo delle supercar scoperte a 8 cilindri, ma reinterpretando questa tipologia di vetture con concetti e tecnologie innovativi che hanno consentito di ottenere dei compromessi fino a ieri impensabili. Una serie di interventi che fanno della Portofino, la cui livrea di lancio è di un rosso esclusivo che porta lo stesso nome della vettura, la più potente auto scoperta in grado di offrire nello stesso tempo il tetto rigido retrattile (ad azionamento elettrico anche in movimento a bassa velocità), un bagagliaio capiente e la possibilità di accogliere – seppure per brevi percorrenze – due persone sui sedili posteriori.

Il motore V8 turbo 3.8 appartenente alla famiglia che per due anni consecutivi (2016 e 2017) si è aggiudicata il titolo di «International engine of the year» è stato rivisitato e messo in condizioni di erogare 600 cv, 40 in più rispetto alla California T, una potenza che regala alla nuova Ferrari a cielo aperto un'accelerazione 0-100 in 3,5 secondi, spingendola a superare i 320 km all'ora. Per ottenere queste prestazioni impressionanti, oltre all'evoluzione del propulsore che ora dispone di bielle e pistoni nuovi come il disegno dell'impianto di aspirazione, si è fatto ampio ricorso a dispositivi tecnologici avanzati come il differenziale elettronico posteriore di terza generazione (e-Diff3) che favorisce il grip e il controllo della vettura quando ci si avvicina al limite e l'Eps, l'Electronic power steer che ha consentito di ridurre del 7% la risposta dello sterzo, rendendolo più diretto. Entrambe queste soluzioni compaiono per la prima volta su una Ferrari GT, e sono accompagnate dalle sospensioni magnetoreologiche che riducono il rollio e migliorano a capacità della vettura di assorbire in tempo reale le asperità della strada.


 
Sono prestazioni al top della categoria, che si possono assaporare in un abitacolo comodo e accogliente, ricco di novità come il sistema di infotainment con il touch screen da 10.2 pollici, il climatizzatore studiato per ottimizzare il comfort anche quando il tetto è aperto, gli schienali il cui design innovativo ha tra l'altro ha contribuito a ricavare lo spazio sufficiente per le gambe dei due occasionali passeggeri posteriori, il deflettore che riduce del 30% il flusso d'aria all'interno dell'abitacolo.


Della Ferrari Portofino è state così svelato tutto o quasi. L'unica eccezione è rappresentata dal prezzo, che verrà probabilmente comunicato tra una settimana a Francoforte. Ma questo, per chi se la può permettere, diventa un dettaglio del tutto trascurabile.
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Il Messaggero