La Rondine Gilera della “Volpe Argentata”, rivive il mito di Piero Taruffi

I protagonisti della Volpe Argentata 2019
PADOVA - Nei giorni scorsi si è tornati a parlare della Rondine, la famosa moto romana che grazie al suo motore quattro cilindri fronte marcia ha influenzato molte delle...

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PADOVA - Nei giorni scorsi si è tornati a parlare della Rondine, la famosa moto romana che grazie al suo motore quattro cilindri fronte marcia ha influenzato molte delle scelte tecniche dell’industria delle due ruote nell’anteguerra.


L’occasione si è presentata a “La Volpe Argentata” al Golf della Montecchia di Padova, la manifestazione con cui Prisca Taruffi riesce ad abbinare lo sport del green con la parte del motorsport legata a papà Piero, è stata una giornata per celebrare un eroe d’altri tempi, Piero Taruffi, pilota temerario che ha collezionato ben 34 record e tantissime vittorie guidando, con astuzia e studio dell’aerodinamica, sia moto che auto guadagnandosi l’appellativo di “uomo freccia”.

A raccontare la storia della grande Italia motociclistica, è stato Massimo Lucchini Gilera, Presidente del Registro Storico Gilera, durante il salotto con Prisca Taruffi. Regina della giornata, la famosa Rondine Gilera 500, esposta in anteprima, grazie alla collaborazione del Museo Piaggio.

La location patavina dell’evento si lega in modo diretto alla storia della Rondine che, progettata dai due giovani ingegneri Carlo Gianini e Pietro Remor, fu realizzata grazie all’intervento del Conte Giovanni Bonmartini, originario proprio di Padova, personaggio di spicco dell’industria aeronautica con la sua CNA. La storia della Rondine è stata abbastanza travagliata, ma restano scolpiti passaggi fondamentali come la vittoria di Taruffi davanti al compagno di squadra Amilcare Rossetti nel Gran Premio di Tripoli del 1935, il record mondiale sul chilometro da fermo conquistato dall’”uomo freccia” il 19 novembre 1935, percorrendo la distanza dei mille metri in 14 secondi e 72 centesimi alla media di 244,316 km/h, e sul chilometro lanciato, 274,181 km/h, stabilito nel 1937 sull’autostrada Bergamo-Brescia, quando il progetto era stato ceduto dalla CNA alla Gilera.







A ricordare Taruffi in questa edizione de la “Volpe Argentata Event” sono intervenuti grandi piloti come Pierluigi Martini, Miki Biasion e la campionessa Alexandra Gallo insieme all’appassionato di motori e golf Beppe Dossena, ex giocatore di calcio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero