Romboni muore al SicDay, Biaggi: «L'evento prosegue». Poi lo stop

La pista di Latina dove ha perdo la vita Doriano Romboni
LATINA - «Dopo il tragico incidente costato la vita al nostro Doriano Romboni l'annullamento della manifestazione è un doveroso atto in segno di lutto e di rispetto per...

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LATINA - «Dopo il tragico incidente costato la vita al nostro Doriano Romboni l'annullamento della manifestazione è un doveroso atto in segno di lutto e di rispetto per Doriano e la sua famiglia, alla quale siamo vicini nel dolore di questo momento». Con queste parole la Federazione motociclistica ha comunicato la decisione di annullare la manifestazione Sic Supermoto Day. In un primo momento era sembrato che il SicDay sarebbe proseguito. E non erano mancate polemiche.


Sesti. «Con Doriano - ha dichiarato il n.1 della Fmi Paolo Sesti - perdiamo un generoso pilota, una persona di assoluto valore e un grande tecnico amato e apprezzato da tutto l'ambiente internazionale».

Max Biaggi. «D'accordo con Paolo Simoncelli si è deciso di fare la manifestazione domani a Latina per sostenere la famiglia di Romboni che ha tre figli», aveva scritto in un tweet Max Biaggi prima dell'annullamento.


Alessia Polita. «Io mi chiedo... Con quale spirito, con quale umanità si può continuare una manifestazione dopo quanto accaduto. Oggi più che mai capisco, che noi siamo e saremo sempre burattini che cadono, che muoiono, che si feriscono... Ma non importa a nessuno. L'importante è che il burattinaio fa cassa». Questo il durissimo commento, affidato alla sua pagina Facebook, di Alessia Polita. «Non c'è più rispetto di niente è nessuno - aveva aggiunto lei stessa nei commenti al suo post, prima che il SicDay venisse fermato - E noi piloti siamo i primi coglioni. A schiaffi vi prenderei uno per uno». I soldi per la fondazione «sono già stati raccolti con le prevendite. Possono bastare. Non c'è nessuna scusa. Non c'è nessuna motivazione valida per far continuare questo evento. Questo è il mio pensiero. Si tratta di rispetto per una persona morta, ma a quanto pare nel motociclismo non esiste più nel vocabolario. Questa volta sono davvero schifata». Alessia Polita aveva già duramente polemizzato, per la sicurezza dei piloti, con una lettera aperta diffusa all'indomani della morte del giovane centauro Andrea Antonelli nello scorso luglio.
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Il Messaggero