Roma, auto elettriche: 5 mila colonnine entro il Giubileo del 2025 e multe per soste irregolari negli spazi di ricarica

Auto a trazione termica parcheggiate negli spazi delle colonnine di ricarica
Cinquemila colonnine per le auto elettriche a Roma entro il Giubileo del 2025 e multe per coloro che sostano, in modo irregolare, negli spazi destinati alla ricarica dei veicoli....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Cinquemila colonnine per le auto elettriche a Roma entro il Giubileo del 2025 e multe per coloro che sostano, in modo irregolare, negli spazi destinati alla ricarica dei veicoli. È quanto prevede il nuovo regolamento elaborato dall’assessorato alla Mobilità e che tra oggi e giovedì prossimo approda in Assemblea capitolina. Roma, tra le città metropolitane, è quella che attualmente conta il maggior numero di colonnine elettriche: sono 2.751 a fronte delle 1.927 di Milano e delle 1.641 di Torino. Seguono Venezia con 1.372 e Firenze con 882, in quarta e quinta posizione su base nazionale. La Capitale, in vista del Giubileo, punta quasi a raddoppiare l’attuale dotazione degli stalli ma soprattutto a distribuire in modo equilibrato in tutta la città i punti di ricarica, attraverso la collaborazione con i quindici Municipi. E per contrastare il fenomeno della sosta abusiva, il nuovo regolamento prevede multe o un aggravio dei costi. Chi parcheggerà sugli stalli destinati alla ricarica andrà incontro a una sanzione per divieto di sosta, che parte da circa 40 euro come previsto dal codice stradale, a seconda della gravità dell’infrazione.

Per gli automobilisti che ricaricano il veicolo e poi lo lasciano in sosta per ore, o addirittura giorni, invece, saranno previste tariffe speciali: coloro che lasciano l’ auto parcheggiata oltre un’ora dal termine della ricarica pagheranno di più. In aiuto della polizia locale è prevista l’installazione di sensori sulle colonnine, in grado di rilevare la sosta abusiva. Sul lungo periodo si punta a rendere riconoscibili i punti di ricarica comunali che riporteranno il logo di Roma Capitale e il cui design sarà studiato nell’ambito di un concorso per idee di respiro internazionale. L’intenzione, infatti, è quella di sostituire anche tutte le vecchie colonnine per rendere più veloce il tempo di ricarica grazie alle moderne tecnologie del settore. Per quanto riguarda gli operatori, i quali per conto del Comune di Roma forniranno il servizio, la concessione - al momento prevista in delibera - è di dieci anni. I concessionari dovranno attenersi a un elenco di obblighi, tra cui: terminare l’installazione dei dispositivi entro 90 giorni e attivare il servizio entro 20 giorni dal recepimento delle rispettive autorizzazioni a procedere previste a norma di legge.

Ai concessionari è richiesto anche un report mensile dettagliato e in caso di violazione degli accordi sono previste sanzioni variabili, da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro. Le colonnine, infine, potranno essere installate soltanto nel rispetto delle norme paesaggistiche e ambientali. «Il nuovo regolamento - ha spiegato l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè - porterà un radicale cambio di passo nell’installazione e nella gestione delle colonnine elettriche. Un cambiamento che si è reso ancor più necessario dopo che il Parlamento Europeo ha dichiarato di voler eliminare entro il 2035 i veicoli a motore endotermico dalle nostre città. Tra i principali obiettivi del nuovo regolamento, l’estensione del numero di ambiti di piano per diffondere le colonnine capillarmente su tutto il territorio della città arrivando entro il Giubileo a cinquemila stalli, facilitare e semplificare la vita dei cittadini nell’utilizzo dei dispositivi, disincentivare l’utilizzo abusivo e improprio degli spazi di ricarica». 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero