Riva, varato il 110 Dolcevita: capolavoro di stile ed eleganza che punta a far rinascere il mito della bellezza felliniana

Il Riva 110 Dolcevita appena varato nelle acque di La Spezia
LA SPEZIA - Ogni varo è un evento. Ma se in acqua si posa dolcemente un capolavoro di stile, di eleganza e di bellezza come una imbarcazione firmata Riva, l’evento...

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LA SPEZIA - Ogni varo è un evento. Ma se in acqua si posa dolcemente un capolavoro di stile, di eleganza e di bellezza come una imbarcazione firmata Riva, l’evento diventa speciale. E se l’imbarcazione si chiama Dolcevita, può provocare emozioni talmente forti da aprire la mente a immagini legate alla storia e al costume italiani, prim’ancora che al cinema di Federico Fellini.


E’ ciò che è accaduto il 22 marzo scorso a La Spezia, sede di produzione delle barche in vetroresina di Riva da 76 a 110 piedi, dove è stata varata la prima unità del 110 Dolcevita, nuova ammiraglia delle imbarcazioni in vtr dello storico cantiere di Sarnico oggi controllato da Ferretti Group.

La bellezza, l’eleganza, lo stile, vorremmo dire lo charme di questa barca straordinaria hanno indotto i responsabili della comunicazione del cantiere ad affidarsi ad una iperbole per descriverne il battesimo del mare. «Come l’indimenticabile Anita Ekberg quando si immerse nelle acque della Fontana di Trevi – si legge nel comunicato affidato alla stampa - Riva 110’ Dolcevita è entrato in mare e nel mito nello stesso momento». Un eccesso, certo. Ma a Riva si può perdonare questo ed altro. E comprensibile è anche l’entusiasmo manifestato dall’avvocato Alberto Galassi, Ceo di Ferretti Group.

«Per il Riva più grande – ha dichiarato Galassi - abbiamo scelto il nome di un’epoca che ancora irradia un fascino scintillante. Dolce Vita come canone di stile profondamente italiano, simbiosi felice di saper fare e saper vivere. Navigare su questo incredibile 33 metri è un’esperienza estetica ed emotiva assimilabile alla fascinazione che coglieva chi assisteva al passaggio del Rex, il famoso transatlantico di Amarcord, altro capolavoro del maestro Fellini. Questa nuova opera d’arte nautica – ha detto ancora il numero 1 di Ferretti Group - è un regalo non solo agli appassionati del marchio Riva, ma a tutti i sognatori che possono così scoprire lo splendore e le emozioni di una nuova Dolce Vita».

Il nuovo Riva 110’ Dolcevita è uno yacht planante, con flybridge, lungo 33,5 metri e largo 7, con portata di 20 persone e prestazioni quasi da barca sportiva. Spinto da due motori MTU 16V 2000 M96L con potenza di 2638 hp ciascuno, può raggiungere la velocità massima di 26 nodi, mentre l’andatura di crociera si attesta attorno ai 23. L’autonomia dichiarata è di 430 miglia.

Ma al di là delle prestazioni, ciò che spicca, in particolare, sono lo stile e il comfort. Lo scafo è caratterizzato da un profilo sportivo e da un design impreziosito da vetrate sagomate e inserti cromati. Di particolare rilievo sono la grande finestratura con oblò integrati e, in coperta, la vetrata tutt’altezza che si estende lungo l’intero salone ed è formata da cristalli intelaiati in una struttura in acciaio inox.

Sono quattro le cabine per gli ospiti, con una suite a tutto baglio per l’armatore, mentre a poppa è installato l’innovativo Submersible Hatch, esclusivo sistema di movimentazione per cui Ferretti Group ha formalizzato richiesta di brevetto e che ha già ottenuto l’ok degli esperti trionfando ai Boat Builder Awards 2016 di Amsterdam. Tutto ciò – vale la pena ricordarlo - è frutto della collaborazione tra Officina Italiana Design (lo studio fondato da Mauro Micheli e Sergio Beretta), il Comitato Strategico di Prodotto presieduto da Piero Ferrari, e il Dipartimento Engineering di Ferretti Group.


Riservata a pochi addetti ai lavori, la cerimonia del varo è stata in realtà un’operazione tecnica. Ma presto il cantiere riserverà alla nuova ammiraglia della flotta in vetroresina un evento speciale, in programma a maggio a Montecarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero