LA SPEZIA - La pandemia da Coronavirus ha soltanto rallentato la fase finale della lavorazione, ma l’impegno a varare la barca “entro l’estate”,...
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“Riva 88 Folgore è per noi una barca rientrata dal futuro: è un lampo abbagliante di stile, è forza, è velocità, è innovazione - ha detto con l’enfasi tipica dei grandi eventi l’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group -. Il varo del primo nuovo modello del 2020 – ha aggiunto - rappresenta un nuovo Rinascimento per noi, che ripartiamo proprio da Riva, sempre più un mito contemporaneo, essenza del Made in Italy e segno tangibile di un Paese che riparte.”
A giudicare dalle prime immagini diffuse dal cantiere il nuovo yacht si segnala per la capacità di combinare lusso e sportività all’interno di un progetto di stile che esibisce linee ed elementi ispirati all’automotive. Proprio come avviene per certe auto di prestigio, spicca infatti la ricerca di equilibrio tra passato e presente, una ricerca che si manifesta anche nel mix tra materiali innovativi come il carbonio e il ricorso a decorazioni in acciaio e intarsi in mogano.
Al di là dei materiali, la fusione tra classico e moderno emerge anche dalla filosofia ispiratrice del design, lì dove estetica e funzionalità devono ritrovarsi insieme, per rispondere ad un unico obiettivo. Sono più o meno le stesse regole imposte da Flavio Manzoni al team di 200 designers che lavorano allo stile delle Ferrari, a Maranello. E non per niente il capo del Comitato Strategico di Prodotto di Ferretti Group è Piero Ferrari, al quale si deve la responsabilità di buona parte del lavoro eseguito con il Dipartimento Engineering e con la collaborazione di Officina Italiana Design, lo studio fondato da Mauro Micheli e Sergio Beretta.
Se per le auto di questo rango si parla di solito di coupé, granturismo o cabriolet, in questo caso la definizione esatta è sportfly: una imbarcazione dall’aspetto sportivo, proprio come certe auto, ma con un innovativo hard-top in cristallo collocato sulla sovrastruttura, che si apre a ribalta sia verso poppa che verso prua, per fare entrare l’aria naturale durante la navigazione, o quando si è in rada.
Altro elemento di spicco è il concetto di poppa completamente ripensato, con il portellone che si apre a ribalta e si posiziona in due modi: parallelo al galleggiamento, per usufruire di un beach club di 6 metri quadri, e immerso, per consentire il varo e l’alaggio del tender. Il pozzetto, invece, è una grande area di 22 metri quadri, che offre un’enorme zona divano con tavolo e anche un mobile bar in marmo con top apribile elettricamente.
Anche gli interni del nuovo yacht di Riva sono stati realizzati seguendo criteri di stile innovativi e con materiali pregiati, marmo e cristallo oltre ai succitati acciai e mogano. Presentano varie particolarità, tra cui la possibilità di tre diversi layout per la master cabin. Completano la zona notte una cabina VIP a prua e due cabine doppie, tutte con bagno indipendente. L’area dedicata alla cucina rimane separata e con ingresso dedicato per garantire la massima privacy di servizio.
Al momento non sono state ancora diffuse notizie sulla motorizzazione, e dunque sono tutte da scoprire le prestazioni in velocità e l’autonomia. I test saranno eseguiti a giugno e il cantiere si riserva di ufficializzare il tutto entro luglio. Presto per conoscere anche le dotazioni di serie, la lista degli optional e il prezzo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero