Ripresa lenta per il mercato tedesco dell'auto. Tesla decuplica i volumi, crescita in tripla cifra in maggio per smart e Seat

Un'autostrada tedesca
BERLINO – Con 230.635 auto immatricolate, maggio è stato il secondo miglior mese del 2021 per il mercato tedesco. In marzo erano state consegnate 292.349 vetture, ma...

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BERLINO – Con 230.635 auto immatricolate, maggio è stato il secondo miglior mese del 2021 per il mercato tedesco. In marzo erano state consegnate 292.349 vetture, ma rispetto ad aprile il saldo positivo è stato di appena mille macchine in più. I dati diffusi dalla Kba, l'autorità federale dei trasporti, dicono che in termini percentuali i volumi sono aumentati del 37,2% in maggio, ma rispetto ad un mese, quello del 2020, in cui la flessione era stata del 49,5% a confronto con lo stesso periodo del 2019.

Nei primi cinque mesi in Germania sono state contabilizzate 1.116.737 immatricolazioni (+12,8%). Mentre lo scorso anno erano stati i privati a sostenere le vendite, nel 2021 le auto aziendali valgono oltre il 66% dei volumi. A “soffrire” sono soprattutto i marchi giapponesi: Lexus (-15% da gennaio in poi e -8% in maggio), Mitsubishi (-26 e -39%), Subaru (-11% nei cinque mesi), Honda (-29% da inizio anno), Suzuki (-2,3% nel 2021). Anche altri costruttori continuano a faticare, come ad esempio Ford (-14,5% tra gennaio e maggio), Jaguar (-23% nel mese e -32% nell'anno) e Dacia (-7,9% e -22,4%).

Tra i marchi del gruppo Stellantis – nato dalla fusione di Fca e Psa – la sola Ds è negativa da inizio anno: -26%. Bene, invece, Opel (+33,5%), Peugeot (+24,5%), Alfa Romeo (+22,9%), Jeep (+19,4%), Fiat (+17,3%, sempre sostenuta dagli eccellenti risultati del Ducato nel segmento dei camper che ha raggiunto il 4,9% di penetrazione) e Citroen (+8,3%). La penetrazione del “consorzio” italo-franco-americano è di poco superiore al 13%, mentre quella del gruppo Volkswagen supera il 39%.

Due marchi, entrambi completamente elettrici, continuano a viaggiare con crescite clamorose. Si tratta di smart (+480% in maggio e +400% nei cinque mesi) e di Tesla (+118% da inizio anno, mentre in maggio è passata da 312 a 2.744 unità targate). Almeno nel mese, anche Seat è riuscita a far lievitare i volumi di oltre il 100% (+113%), mentre Mini (95%) e Bmw (+92%) hanno solo sfiorato questa soglia. Il dato di smart, peraltro adesso una joint-venture sino tedesca, bilancia quello di Mercedes-Benz, il solo costruttore nazionale a perdere terreno (-15%) nel mese.

In maggio il segmento cresciuto di più (+115%) è stato quello delle auto compattissime, che però vale appena poco più del 6% del mercato. Le immatricolazione di veicoli elettrificati sono ulteriormente lievitate: +380% per quelle puramente a zero emissioni (26.786), pari all'11,6% di quota, e +303% per le plug-in (27.222), ossia l'11,8% di penetrazione. La quota di diesel (22,3%) e benzina è stata del 60%. Le emissioni medie di CO2 delle macchine registrate in maggio sono state di 125 g/km, in calo del 19,3%.

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Il Messaggero