MELBOURNE - Il primo Mondiale di Formula 1 per la Ferrari targata Sergio Marchionne, la Mercedes ancora padrona e l'incidente dei misteri di Fernando Alonso. Tra speranze,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gara che vedrà l'esordio del più giovane pilota di Formula 1 della storia, il figlio d'arte olandese Max Verstappen che a 17 anni guiderà la Toro Rosso affiancando un altro “figlio di” al debutto assoluto, lo spagnolo Carlos Sainz Junior. Incuriosisce la Red Bull, del dopo Vettel e un pizzico Made in Italy, che si affiderà al simpatico e bravo Daniel Ricciardo e al russo che abita a Roma e tifa per Francesco Totti, Daniil Kvyat. Un Campionato quello del 2015 che, visti i test invernali prima a Jerez de la Frontera e poi al Montmelò, accenderà i motori con la certezza di avere ancora protagonista quasi assoluta la Mercedes, con il campione del mondo Lewis Hamilton e Nico Rosberg a darsi battaglia per mettersi ancora nettamente tutti dietro.
A lottare per le briciole del podio, oltre alla confermata Williams di Massa e Bottas e alla solita Red Bull, dovrebbe esserci anche la Ferrari che con l'innesto di Vettel ed una promettente SF15-T deve far dimenticare ai suoi tifosi un anno disastroso. La speranza dei nuovi vertici della Rossa guidata ai box dall'ex uomo della Philip Morris Maurizio Arrivabene è tornare al più presto a vincere almeno qualche Gp. «Se vinceremo due gare - aveva promesso il responsabile della gestione sportiva di Maranello - potremmo considerarlo un successo, sei poi ne vinceremo tre sarà un trionfo. E se non vinceremo la colpa è mia, lo giuro».
Più indietro, almeno sulla carta, la McLaren con i nuovi motori Honda e la Lotus che è passata dai propulsori Renault ai più fortunati, con l'arrivo del turbo-ibrido, Mercedes. A livello regolamentare i cambiamenti maggiori riguardano una certa apertura sullo sviluppo dei motori durante la stagione che in teoria dovrebbe aiutare la Ferrari a diminuire il gap con la Mercedes e la rinuncia ai discussi doppi punti nell'ultima gara della stagione ad Abu Dhabi. Dopo quanto accaduto a Jules Bianchi in Giappone la Fia ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza in pista dando il via libera alla safety-car virtuale che costringerà i piloti a rallentare in caso di pericolo.
Prevista anche la ripartenza da fermo sulla griglia dopo l'ingresso della safety-car a patto che siano passati almeno due giri dal semaforo verde e che manchino più di 5 giri alla fine della corsa. Restano 20 i Gran Premi previsti con l'uscita della Corea del Sud e l'entrata in calendario del Gp del Messico previsto per l'1 novembre sul circuito di 4,421 km Città del Messico.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero