Ricciardo, due podi in tre gare con la Renault che lascerà per la McLaren: scelta giusta o affrettata?

Nella foto, Daniel Ricciardo
La Renault sta crescendo, è terza nella classifica costruttori, ha guadagnato due terzi posti nelle ultime tre gare e lascia ben sperare per il futuro anche se...

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La Renault sta crescendo, è terza nella classifica costruttori, ha guadagnato due terzi posti nelle ultime tre gare e lascia ben sperare per il futuro anche se l'affidabilità non è ancora raggiunta, come ha dimostrato l'ennesimo ritiro di Esteban Ocon a Imola per problemi tecnici. Ma i passi in avanti compiuti dal team del costruttore francese sono evidenti e se guardiamo alla storia della F1, difficilmente la Renault ha fallito l'accesso al vertice. Eppure, Daniel Ricciardo, il pilota che ha conquistato il podio sia al Nurburgring sia a Imola, tra poche settimane lascerà la squadra diretta da Cyril Abiteboul avendo scelto, ancora prima che partisse la stagione 2020, la McLaren. Tutto è accaduto velocemente quando la Ferrari non ha confermato Sebastian Vettel per il 2021, chiamando a sè Carlos Sainz, attualmente alla McLaren. Il posto che diverrà libero a fine anno nel team di Zak Brown, ha attirato Ricciardo che, deluso dal 2019 vissuto con la Renault e anche dai test pre campionato di febbraio, aveva deciso di saltare in McLaren anche perché il prossimo anno avrà i motori Mercedes in luogo degli attuali Renault.

L'ex pilota di F1 Johnny Herbert, opinionista per SkyF1 UK, su questa separazione già fissata ha affermato: "Per molti aspetti è un peccato. La Renault è in ascesa, lui sarebbe l'uomo perfetto, è abilissimo nel tirare fuori il massimo dal team e dalla macchina. Spero che la McLaren gli dia l'auto di cui ha bisogno, ma la Renault appare molto forte per il futuro". A beneficiarne, però, potrebbe essere il rientrante Fernando Alonso che andrà a sostituirlo. Guardando all'annuncio di maggio, Ricciardo sembrava aver ragione: nel 2019 la McLaren è stata la compagine cresciuta maggiormente, tanto da battere la stessa Renault a pari propulsore. Ma con il passare delle gare di questa stagione gli equilibri stanno un po' cambiando. La McLaren ha perso smalto e il responsabile Andreas Seidl ha ammesso che il weekend Imola è stato in difesa: "Non potevamo competere contro Renault e Racing Point in termini di prestazioni". Solo il prossimo campionato, a questo punto, ci dirà realmente se Ricciardo sia stato lungimirante, o se abbia agito con troppo anticipo nel mollare la Renault, che cambierà nome e si chiamerà Alpine. 
 

 
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Il Messaggero