Renzi a Termini Imerese: «C'è l'interesse dei cinesi, la fabbrica deve ripartire»

Il premier Matteo Renzi in visita in Sicilia
PALERMO - «Un grande gruppo automobilistico cinese è interessato a investire in Italia. Già ci sono stati numerosi contatti, bisogna verificare se Termini Imerese rientrerà in...

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PALERMO - «Un grande gruppo automobilistico cinese è interessato a investire in Italia. Già ci sono stati numerosi contatti, bisogna verificare se Termini Imerese rientrerà in questa operazione». Lo ha detto il Premier Matteo Renzi in conferenza stampa Il Premier ha spiegato che i contatti col gruppo automobilistico sono stati avviati durante la sua visita in Cina e che il Primo Ministro cinese sarà in Italia il 14 ottobre.


«Quella della Cina - ha detto il premier nell'aula consiliare - è una ipotesi. Hanno espresso il desiderio di aprire una struttura in Italia. Va verificato se vogliono farlo a Termini Imerese». «Il 31 dicembre - ha proseguito. Scade la cassa integrazione per gli operai dell'ex stabilimento Fiat. Quindi nei prossimi tre mesi si gioca il futuro dello stabilimento. Il fatto che il sottosegretario Del Rio, il ministro Poletti e io siamo qui è il segnale che le nostre preoccupazioni non vanno in ferie. Termini Imerese e la Sicilia sono il simbolo di una battaglia da vincere».

«È legittimo -ha affermato Renzi- che un grande Gruppo come la Fiat faccia delle valutazioni di mercato globale. È altrettanto legittimo che il Paese possa avere anche altre aziende che costruiscono auto qui. Sono due cose che si tengono insieme. Quando ho presentato la nuova jeep con Marchionne ed Elkann a fine luglio ho ricevuto un placet rispetto al fatto che se comunque c'è una proposta vera su Termini, si vanno a vedere le carte, indipendentemente dalle proposte che ci sono sul tavolo».


«Il 31 dicembre scade la cassa integrazione - ha ricordato Renzi - in questi 4 mesi bisogna affrontare il tema dello stabilimento di Termini, partendo dal presupposto che non fare più macchine a Termini sarebbe una sconfitta, sarebbe un peccato. Io mi darei questa regola: se si vuole continuare a fare macchine e macchine di livello, si fanno macchine di livello; si prende tutto ciò che porta creazione posti di lavoro, comprese le proposte turistiche». Quindi, «macchine, macchine, macchine; se non ci sono macchine vediamo altre ipotesi industriali; se non ci sono ipotesi industriali, ipotesi turistiche. Questo è l'ordine di priorità, partendo da macchine che siano gruppi internazionali e stranieri».

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Il Messaggero