Red Bull, il pessimismo di Horner: «5 motori nel 2015? A noi ne servirebbero 9»

Il team principal della Red Bull Chris Horner
LONDRA - «Noi avremmo bisogno di aumentare il numero dei motori per la stagione fino a sette, otto o anche nove». Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ammette che...

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LONDRA - «Noi avremmo bisogno di aumentare il numero dei motori per la stagione fino a sette, otto o anche nove». Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ammette che la sua scuderia avrà difficoltà nel corso del mondiale di Formula con il regolamento attuale che mette a disposizione di ciascun pilota solo quattro propulsori.


Questo a causa delle defaillance della power unit Renault che hanno complicato l'inizio della stagione per Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat. Il motore di Ricciardo è spirato al termine del gp del Bahrain, sebbene sia riuscito a tagliare il traguardo in sesta posizione. L'australiano ha già utilizzato tre propulsori in quattro gare. Al quinto scattano le sanzioni sotto forma di penalità sulla griglia di partenza (5 o 10 posti).

«In Malesia le squadre hanno concordato all'unanimità l'introduzione di un quinto motore - ha aggiunto Horner sul sito ufficiale della Formula - ma a noi servirebbe di aumentare il numero a sette, otto o anche nove per la stagione». Dietrich Mateschitz, il miliardario austriaco proprietario della Red Bull, ha minacciato di ritirarsi dalla F1 se Renault non renderà i suoi motori più competitivi.

Ma secondo Horner la partnership tra i due marchi - che scadrà alla fine del prossimo anno - «è per entrambi la chance migliore. Abbiamo vinto 50 Gran premi e otto titoli mondiali insieme. Dietrich non parla spesso in pubblico, ma quando lo fa bisogna ascoltarlo: quello che intendeva dire era: Renault dovrebbe fare meglio il suo lavoro o lasciar perdere».


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Il Messaggero