Record in Lambretta, 13' senza mani: ha 70 anni e da 16 un fegato trapiantato

Lucio Lisarelli si allena sulle strade vicino Gubbio in Umbria con la sua Lambretta
GUBBIO - Girare per oltre 13 minuti in Lambretta senza usare le mani, curvando solo con l’equilibrio del corpo: una prestazione che è valsa a Lisarelli un record mondiale, ma...

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GUBBIO - Girare per oltre 13 minuti in Lambretta senza usare le mani, curvando solo con l’equilibrio del corpo: una prestazione che è valsa a Lisarelli un record mondiale, ma soprattutto diffonde ancor più il suo messaggio di speranza.


Trapiantato. Infatti Lucio Lisarelli (nato a Gubbio alla vigilia di Natale del 1942 e che proprio nello stesso giorno di 54 anni dopo subì un trapianto di fegato!), vive con la filosofia che: «La vita si è presa gioco di me e io volando mi sono preso gioco della vita». Con questo motto ispiratore delle sue prodezze, Lucio Lisarelli continua a vivere benissimo e, «con un filo di sana pazzia» (parole sue) vuole diffondere la speranza e la fiducia per i trapiantati, prima e dopo l’operazione, a non mollare per una vita tutta da vivere e a diffondere presso i giovani la cultura della donazione. «All’indomani del trapianto, avvenuto al Centro Trapianti dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano diretto dal Prof. Giorgio Rossi e del quale Lucio è divenuto grande testimonial, infatti - continua Lisarelli - mi sono sentito un miracolato e ho deciso di trasmettere a tutti la speranza che ce la si può fare», dal momento che sedici anni fa grazie ad un giovane donatore ha ricevuto un fegato nuovo e vive benissimo.

Senza usare le mani.
Proprio per evidenziare che dopo un trapianto di fegato si può campare anche meglio di prima, Lisarelli si è dedicato ad imprese spericolate, prima fra tutte quella di guidare per chilometri la sua Lambretta 125 Special, attenzione, senza usare le mani! Dopo l’ultima prova dello scorso anno quando effettuò tutto il percorso della gara di velocità in salita Gubbio - Madonna della Cima (e pure ridiscendendo a valle!) con la sua Lambretta senza usare le mani, fra la gente che guardava coi capelli dritti, quest’anno nel mese di agosto ha voluto tentare un record da poter inserire nel Guinness dei primati. E ci è riuscito.

Guinness.
E così, armato di tanto coraggio, un lunghissimo allenamento («sempre sotto un sole pazzesco») e una feroce volontà, sulla pista ciclabile di Le Querce a Gubbio, guidando in piedi sulla sua fedele Lambretta e senza usare le mani (credeteci: non provateci anche voi, è molto pericoloso) ha percorso per 5 volte i 1.150 metri dell’impianto, battendo il record precedente dei 10’ 57”e proseguendo sino al superamento dei 13 minuti davanti ad una folla entusiasta! Assistere alle sue prodezze lascia sbigottiti: sembra impossibile condurre una Lambretta senza mai aggiustare la traiettoria con le mani, ma Lisarelli ci riesce benissimo, e per di più a settant’anni. Per i più tecnici: Lucio parte, ingrana le marce sino alla 2a o 3a a seconda delle necessità, e poi blocca la manopola con un elastico già pronto arrotolato sul manubrio.

Ancora avanti.
Lisarelli proseguirà ancora nelle sue imprese per questa giusta causa e per sensibilizzare la gente ad avere fiducia nei trapianti e per diffondere la cultura della bontà e della donazione di organi, grazie alla quale lui oggi è vivo e dinamico e fa queste cose per ringraziare il destino che sembrava averlo condannato, ma verso il quale lui si è preso una clamorosa rivincita e vuole farlo sapere a tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero