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La pandemia ha tenuto tutti a casa e questo ha significato anche minore uso dell'automobile e di conseguenza, tra i pochi aspetti positivi della serrata del 2020 e delle continue restrizioni dei mesi successivi, un calo significativo degli incidenti stradali. Questo ha già portato alcune compagnie a trasferire nel corso dello scorso anno alcuni benefici o dilazioni nei pagamenti delle polizze comportando cos' una riduzione dei prezzi medi ritenuta però ancora insufficiente dalle associazioni dei consumatori. Nel quarto trimestre del 2020 il costo medio effettivo della garanzia r.c. auto è stato di 379 euro, registrando una riduzione del 6,1 per cento su base annua, pari a circa 25 euro, rileva l'Ivass nel suo consueto bollettino statistico. Il numero di contratti stipulati è cresciuto del 3,2 per cento rispetto al 2019 mentre i "nuovi rischi", intesi questi come nuovi veicoli e/o nuovi assicurati, sono diminuiti nello stesso periodo del 4,2 per cento. Secondo l'istituto è sceso ancora anche il differenziale di premio tra Napoli, da sempre una delle province più care per assicurare l'auto ed Aosta. Lo spread, diciamo così, si attesta a 212 euro, sottolinea l'Ivass.
La riduzione del prezzo medio è più accentuata nel Centro-Sud (a Crotone del 9,2%, a Catanzaro dell' 8,4%; a Latina dell'8,1%) e in alcune provincie del Nord (Bologna -7,3%, Milano -7,1%), precisa nel dettaglio l'Ivass nel rapporto, aggiungendo che il 23,1% dei contratti stipulati negli ultimi tre mesi dello scorso anno prevede una riduzione del premio legata alla presenza della scatola nera.
"Gli automobilisti italiani hanno subito nel 2020 un danno economico sul fronte dell'Rc auto pari a complessivi 3,9 miliardi di euro a causa di lockdown, zone rosse e divieti agli spostamenti che proseguono ancora oggi, per un totale di circa 100,8 euro ad assicurato", spiega il presidente Carlo Rienzi. "Tutto ciò mentre è crollata l'incidentalità sulle strade italiane come conseguenza dei limiti agli spostamenti, con enormi vantaggi economici per le compagnie di assicurazioni che hanno incamerato profitti a fronte dell'azzeramento del rischio incidenti".
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