Rc auto, premio polizze in futuro legato a sicurezza veicoli. Da Generali e 4Ruote indice di incidentalità dei modelli

Test su un modello
 MILANO - In futuro il premio delle polizze RC auto potrebbe essere legato alla sicurezza dei veicoli e alla presenza nella loro dotazione di dispositivi elettronici per la...

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 MILANO - In futuro il premio delle polizze RC auto potrebbe essere legato alla sicurezza dei veicoli e alla presenza nella loro dotazione di dispositivi elettronici per la sicurezza attiva. Un parametro che si affiancherà a quelli usati oggi, incentrati sulla storia assicurativa del titolare. L’annuncio è stato dato da Massimo Monacelli, chief property&casualty e claims officer di Generali Italia, nel corso del Quattroruote Day, presso l’Unicredit Pavillon, nel cuore della nuova Milano dei grattacieli. Nell’occasione, Generali e Quattroruote, hanno annunciato di aver siglato un accordo che prevede la realizzazione di test in pista sull’efficacia dei dispositivi di sicurezza di ausilio alla guida (ADAS) montati sui vari modelli in commercio in Italia.


Test e valutazioni che, a differenza di quelli già effettuati dall’Ente indipendente europeo Euro NCAP, puntano a evidenziare l’efficacia di questi sistemi per evitare incidenti in condizioni di guida normali, oltre che in laboratorio, per offrire valutazioni il più aderenti possibili a quelle di reale utilizzo delle macchine. Al riguardo, il Direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, ha anticipato: «Stileremo un capitolato per la valutazione dei sistemi ADAS in grado di valutare quanto questi siano in grado di evitare gli incidenti. In questa iniziativa condivideremo investimenti e competenze con il più grande gruppo assicurativo italiano, Generali. Vogliamo stabilire uno standard che sia il più vicino possibile a quello che incontra l’automobilista normale. Tre le aree più importanti su cui ci concentreremo: i sistemi di rilevamento dei pedoni, di frenata automatica e di controllo adattivo della velocità di crociera. In questo momento stiamo ancora completando le attrezzature. Entro fine anno dovremmo iniziare i test».


Massimo Monacella, di Generali, ha aggiunto: «Per noi, è essenziale conoscere il funzionamento dei sistemi ADAS per capire la loro efficacia nel tempo per ridurre o evitare gli incidenti, perché questo ha ricadute assicurative. Sappiamo che, già oggi, molti veicoli contengono strumenti di questo tipo ma è importante conoscere la loro efficacia, non solo in condizioni di laboratorio ma anche in quelle avverse, come con forte pioggia o scarsa visibilità. Siamo partiti anni fa con soluzioni telematiche e abbiamo già potuto lanciare una polizza che misura lo stile di guida dei nostri clienti. Quando ci sarà un ranking con un indice di incidentalità dei vari modelli, evolveremo i prodotti assicurativi e i prezzi dei premi che normalmente si basano su pochi dati relativi al veicolo. Svilupperemo conoscenze per rivoluzionare il mercato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero