Rapide E, la prima Aston Martin ad emissioni zero avrà oltre 610 cv e prestazioni da brividi

Un test su strada della Rapide E
GAYDON - L’Aston Martin Rapide E avrà due motori, oltre 610 cv e una coppia di 950 Nm per prestazioni che saranno degne della prima Aston Martin ad emissioni zero....

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GAYDON - L’Aston Martin Rapide E avrà due motori, oltre 610 cv e una coppia di 950 Nm per prestazioni che saranno degne della prima Aston Martin ad emissioni zero. Sono questi i dati provvisori della berlina 4 porte alimentata a batteria che la casa britannica sta preparando e le cui consegne inizieranno tra poco più di un anno.


Batterie da Formula E. La Rapide E, per quanto basata su un progetto datato, avrà molte interessanti novità tecniche e uno schema alquanto insolito. Avrà infatti due motori elettrici, tutti e due alloggiati sull’assale posteriore, ma senza avere collegamento diretto con le ruote, bensì con l’interposizione di un differenziale a slittamento meccanico, evidentemente per preservare alcune caratteristiche di guida proprie della versione con motore termico V12 6 litri. Nello spazio lasciato libero da quest’ultimo, dal cambio, dall’albero di trasmissione e dal serbatoio sarà alloggiata la batteria da 65 kWh. Sarà formata da oltre 5.600 unità cilindriche in formato 18650 utilizzando gli stessi concetti utilizzati dalla Tesla. Il partner tecnico però è la Hyperbat Limited, una joint venture tra la Unipart Manifacturing Group e la Williams Advanced Engineering, società che fino alla scorsa stagione forniva le batterie per le monoposto di Formula e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della Rapide E. I motori invece sono stati forniti da Integral Powertrain e Xtrac per la trasmissione, particolare che lascia presagire la presenza di un cambio a più velocità.

Trazione posteriore e 800 Volt. La Rapide E sarà dunque a trazione posteriore come la S, ma la parte più interessante sarà proprio la sua batteria perché avrà una tensione di ben 800 Volt, anticipando una soluzione alla quale altri costruttori stanno lavorando per ottimizzare le prestazioni dell’accumulatore e aumentare la velocità di ricarica. L’Aston Martin dichiara un’autonomia di oltre 200 miglia (oltre 324 km) secondo il nuovo ciclo WLTP con una velocità di ricarica di 185 miglia all’ora con i caricatori a 400 Volt da 50 kW. Quando si passerà a 800 Volt e ad almeno 100 kW di potenza, si potranno ricarica 310 miglia in un’ora, dunque si potrà fare il pieno da zero in meno di 40 minuti.

I tecnici inglesi hanno poi lavorato sulla costanza delle prestazioni, anche nelle condizioni più severe come un giro al Nurburgring dove le accelerazioni e le frenate si susseguono senza sosta. Per migliorare sia l’autonomia, sia il comportamento dinamico è stato fatto ampio uso di alluminio e fibra di carbonio, inoltre è stata affinata l’aerodinamica, prestando attenzione anche alla profilatura dei cerchi che monteranno pneumatici Pirelli studiati per offrire, accanto alla massima aderenza, anche bassa resistenza di rotolamento e rumorosità ridotta.


Una catapulta in ripresa. L’Aston Martin Rapide E raggiungerà le 155 miglia orarie (autolimitate, pari a 250 km/h), un’accelerazione da 0 a 60 miglia orarie (0-96 km/h) sotto i 4 secondi e una ripresa da 50 a 70 (81-113 kmh) in un secondo e mezzo! È sicuramente questo il dato più incredibile per la prima Aston Martin elettrica, frutto della coppia di ben 950 Nm erogata dai due motori la cui potenza complessiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 450 kW, ovvero oltre 610 cavalli. Come è noto, sarà prodotta in soli 155 esemplari all’interno del nuovo stabilimento di St Nathan, in Galles, dove nasceranno anche le Lagonda, il marchio destinato a diventare il primo brand di lusso elettrico. Le consegne inizieranno alla fine del 2019.

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Il Messaggero