Rally di Sanremo, da De Couberten ai giochi di squadra. Ecco come si poteva gestire meglio la gara evitando polemiche

Il podio del rally di Sanremo con la doppietta Hyundai che ha sollevato tante polemiche
E’ difficile anche a 48 ore di distanza riuscire a venire fuori dalle polemiche che hanno accompagnato il finale del Rally Sanremo. Le tesi sono diverse. Rimane il fatto che...

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E’ difficile anche a 48 ore di distanza riuscire a venire fuori dalle polemiche che hanno accompagnato il finale del Rally Sanremo. Le tesi sono diverse. Rimane il fatto che quell’ultimo C.O. annullato ha creato più problemi di quanti intendeva risolvere.

La decisione della Direzione Gara indica nell’ingorgo che s’era creato il motivo della decisione. Va comunque ricordato che domenica si era ancora in Rosso, e dunque oltre alle macchine del rally compreso il seguito, non ce ne potevano essere molte altre… In ogni caso, la decisione, che sia semplicemente tecnica o no, di fatto ha annullato l’artificio messo in atto per far passare il concorrente italiano sul quale sono riposte tutte le risorse per vincere il titolo, che sarebbe il primo del costruttore.

Intendiamoci, giochi di squadra ci sono sempre stati, nell’automobilismo come negli altri sport. Oggi poi il tutto viene non solo giustificato, ma preteso, visti gli investimenti necessari per disputare una stagione con un programma ufficiale. Tutto vero. De Coubertain è un signore nato due secoli fa…

Certo che bisogna anche saperlo fare e quando si scende nel plateale sia passa comunque dalla parte del torso, o se vogliamo del cattivo gusto.

Oltretutto esistevano diverse alternative. La prova finale, la più lunga con i suoi venti chilometri e passa, con i mezzi oggi a disposizione avrebbe consentito di informare il navigatore del leader della gara, di perdere nell’ultimo km quella mezza dozzina di secondi, per scivolare di una posizione. Nessuno si sarebbe scandalizzato, anche perché tutta la gara si è corsa con in protagonisti che si scambiavano posizioni in base a pochissimi secondi.

Un’altra “opportunità” era il parco assistenza, dove sostano le vetture, prima di raggiungere l’arrivo, anche qui poteva verificarsi un inconveniente, una mancata messa in moto…

Ma a volte è lo stesso “rallentato” che la prende male, e si lascia andare al gesto plateale. “Ti lascio vincere, ma….” E non è detto che a Sanremo non sia andata proprio così.

Fatto sta le cose non sono andate, il pilota che doveva avere via libera è stato danneggiato due volte, e resta comunque un senso di disagio… 

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Il Messaggero