TOLFA - Classe A. Questa volta il nome spiega in maniera perfetta di cosa si tratta. La terza generazione della compatta Mercedes è nata con l’ambizione di prima della classe e...
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Un successo immediato. Gli ordini sono arrivati copiosi, costringendo i manager della casa tedesca a rivedere in alto gli obiettivi. La gamma è ampia e articolata e parte addirittura da un propulsore turbodiesel con cilindrata inferiore a 1,5 litri che si distingue per il buon temperamento e, soprattutto, per i livelli record di consumo ed emissioni.
Il pianale moderno e flessibile (la Classe A è lunga 4,4 metri) ha già offerto la propria sostanza alla dinamica CLA (una coupé quattro porte e presto darà vita alla GLA, il baby Suv di casa Mercedes). Nel frattempo, per ribadire la sua vocazione di Classe A, il nuovo modello è stato sottoposto alle cure degli specialisti AMG che hanno portato la vettura in pole position anche nel sottosegmento della “alte prestazioni”.
La prima volta di AMG su un motore "piccolo". Era la prima volta che gli ingegneri AMG svolgevano un tema del genere, mettevano le mani su un’auto nata con la trazione anteriore e il motore trasversale ed equipaggiata con un propulsore quattro cilindri. Il risultato è impressionante, AMG è andata addirittura oltre le superbe performance che caratterizzano le proprie creature più grandi, proponendo un gioiellino obiettivamente senza rivali. La Classe A AMG, infatti, è un sogno accessibile per i tanti appassionati che sono ancora attratti dal piacere di guida e con 44 mila euro è in grado di far provare sensazioni ed emozioni di solito riservate alla supercar.
Alcune soluzioni ereditate dalla poderosa SLS. L’intera meccanica è stata rivista e sviluppata, spesso adottando soluzioni riservate alla SLS AMG, il top di gamma del brand. Il biglietto da visita di un’auto del genere è il propulsore e la A si presenta in modo impeccabile: è la vettura che monta il 4 cilindri di serie più potente del mondo. Il 1.991 cc sviluppa ben 360 cavalli (265 kW) con una coppia massima di 450 Nm (una spinta niente male) costante durante quasi tutto l’arco di utilizzo (da 2.250 a 5.000 giri). La potenza specifica è di 181 cavalli/litro, una valore decisamente impressionante.
Un uomo un motore. Per spingersi così in alto, la AMG ha deciso di restare fedele alla propria filosofia “one man, one engine” anche su un modello dalla produzione molto più elevata. Con questo approccio l’intero propulsore è seguito e montato da un solo tecnico durante l’intera fase di lavorazione, un uomo che alla fine ci mette la firma. Il basamento del 4 cilindri è tutto in alluminio, realizzato per «fusione in conchiglia con colata in terra», una tecnica di solito riservata ai piccoli numeri e alle grandi prestazioni.
Prestazioni superbe, piacere di guida al top. L’alimentazione è ad iniezione diretta (200 bar), la sovralimentazione con turbo Twinscroll, il cambio è un Dct Speedshift a sette marce con doppia frizione che consente variazioni di rapporto rapidissime. Le prestazioni sono quanto meno in linea con le aspettative: la Classe A AMG raggiunge i 100 km/h partendo da fermo in 4,6 secondi, la velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h, il consumo resta contenuto in 6,7 litri per 100 chilometri e le emissioni di CO2 sono di 161 gr/km. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero