Carburanti, nuova impennata dei prezzi: la benzina corre verso i 2 euro al litro. Il diesel sfiora gli 1.8 euro/litro

Una pompa di benzina
Salgono ancora i prezzi sulla rete carburanti, sia in modalità self che servito, recependo gli interventi al rialzo decisi nei giorni scorsi. Quanto alle quotazioni dei...

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Salgono ancora i prezzi sulla rete carburanti, sia in modalità self che servito, recependo gli interventi al rialzo decisi nei giorni scorsi. Quanto alle quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo, hanno chiuso venerdì in discesa. Venendo alla situazione nazionale più nel dettaglio, in base all’elaborazione di quotidiano energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’osservaprezzi carburanti del mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è aumentato a 1,782 euro/litro (venerdì era 1,774), con i diversi marchi compresi tra 1,776 e 1,797 euro/litro (no logo 1,758). Anche il prezzo medio praticato del diesel self è salito, raggiungendo 1,654 euro/litro (venerdì 1,645) con le compagnie posizionate tra 1,653 e 1,666 euro/litro (no logo 1,639).

Stesso discorso per il prezzo medio praticato della benzina, in aumento a 1,913 euro/litro (venerdì 1,905) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,856 e 1,997 euro/litro (no logo 1,806). La media del diesel servito sale a 1,792 euro/litro (venerdì 1,782) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,735 e 1,862 euro/litro (no logo 1,687).Stabili, invece, i prezzi praticati del Gpl, che vanno da 0,819 a 0,836 euro/litro (no logo 0,813). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,801 e 1,995 (no logo 1,737), con il valore minimo in discesa e il massimo in crescita. In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento di benzina e gasolio colpisce il carrello della spesa delle famiglie e i costi delle imprese.

È quanto emerge da una indagine della Coldiretti sugli effetti del nuovo aumento di benzina e gasolio. «L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce - sottolinea la Coldiretti - il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30% al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura», secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea. In questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 €/km) e la Germania (1.04 €/ km), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in Polonia 0.70 €/km secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

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Il Messaggero