Quello slogan “Time to be audacious” che enfatizzò il lancio della supercar MC20 sta sempre più caratterizzando i piani di espansione del Tridente, con...
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Preziosi per concepire – tra l’altro - l’Innovation Lab, uno dei più sofisticati centri di ingegneria e sviluppo-prodotto al mondo dove è nato anche il motore V6 biturbo Nettuno. E dove prima veniva assemblata la precedente generazione di Gran Turismo e Gran Cabrio è stata realizzata la nuova linea “multienergy” per la produzione della MC20 in tutte le sue varianti. Fiore all’occhiello, la sezione che ospita “Folgore”, divisione dedicata esclusivamente ai motori elettrici e alla loro integrazione all’interno delle piattaforme concepite per ospitare soluzioni molteplici. «L’elettrificazione costituisce un must imprescindibile nei programmi di sviluppo – ha spiegato il Ceo, Davide Grasso - perché in quella direzione va il mondo. L’auto del futuro sarà a zero emissioni e la MC20, un concentrato di sportività, prevede una variante full-electric che non penalizza le prestazioni e conserva perfino il sound iconico delle nostre vetture». Dal 2025 l’intera gamma Maserati avrà anche una versione elettrificata, e dal 2030 tutti i nuovi modelli saranno esclusivamente elettrici. La eco-rivoluzione partirà concretamente già nel 2025 con le nuove generazioni del Suv Levante e dell’ammiraglia Quattroporte, entrambe a emissioni zero.
E intanto, dopo la GranTurismo che è in fase di lancio offerta anche in versione a batterie, entro la fine di quest’anno debutterà la variante Folgore del Suv Grecale, che in versione termica sul mercato sta registrando un buon successo. Come straordinaria è stata l’accoglienza riservata alla new entry MC20 Cielo, la supercar da 630 cv (e oltre 260mila euro) con il tetto asportabile. A fine anno cesserà invece la produzione della Ghibli. Sull’onda delle novità, Maserati ha chiuso il 2022 tornando alla redditività a doppia cifra nel secondo semestre, con ricavi per 2,3 miliardi di euro (+14,7%). Le consegne sono state 25.900 contro le 24.200 del 2021 ed è vincente la strategia di puntare sul profitto piuttosto che sui volumi. Lo conferma l’aumento del margine, cresciuto dal 5,7% al’8%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero