HANNOVER – Il pedigree è di quelli da sballo. Non solo perché è stretta parente dell'auto che ha dominato quattro mondiali di rally, ma...
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Il responsabile dello sviluppo della nuova compatta da corsa è François-Xavier “FX” Demaison, che è anche stato il “papà” della Polo R con la quale Sébastien Ogier ha trionfato quattro volte consecutive nel Wrc e con la quale Volkswagen ha dominato nella classifica a squadre tra il 2013 ed il 2016. Nel progetto è stato coinvolto anche Gerard-Jan de Jongh, che è stato ingegnere di gara del fuoriclasse transalpino.
«Con la Polo Gti R5 vogliamo mettere la nostra esperienza derivata da quattro titoli Wrc al servizio dei clienti – ha spiegato Sven Smeets, direttore della divisione Motorsport di Volkswagen - offrendo una macchina competitiva nei numerosi campionati rally». Il manager ha anticipato che la vettura verrà sottoposto a test selettivi: «Vogliamo essere sicuri che sia pronta ad affrontare le più disparate condizioni dei tracciati di tutto il mondo».
Circa le caratteristiche tecniche il costruttore non è stato troppo avaro di informazioni. Lo sviluppo è cominciato all'inizio dell'anno sulla base della sesta generazione della VW Polo ed i primi test sono in programma prima della fine del 2017. Sarà disponibile per i privati con l'omologazione della Fia a partire dalla metà del 2018. Sotto il cofano monta un quattro cilindri benzina ad iniezione diretta da 270 cavalli. La compatta da corsa ha la trazione integrale, la trasmissione sequenziale da gara e dispone di dotazione di sicurezza anticipate «molto complete». Volkswagen promette un'auto da rally potente e «dai costi sostenibili». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero