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ROMA - Nel mirino della Polestar c’è lei: la Tesla. La società di Elon Musk, che ha fatto scuola introducendo nel mondo automotive nuove, rivoluzionarie, strategie di costruzione, marketing e vendita. Sconvolgendo le abitudini consolidate dei costruttori tradizionali. Proprio come Tesla, Polestar punta non soltanto sulla propulsione elettrica ma anche su un modo diverso di vendere le automobili. La Polestar non si basa sui concessionari fisici che ben conosciamo per acquistare l’auto, ma punta sulle vendite online. Attraverso il sito dedicato www.polestar.com il cliente interessato potrà scoprire l’automobile, scegliersi e configurare il modello con i vari optional (pochi perché è già quasi tutto di serie), aggiungere il Pack Performance o no, decidere il tipo di finanziamento e procedere all’acquisto. Tutto online.
L’acquisto in questa fase non è vincolante perché il cliente, a fronte del pagamento di un anticipo di mille euro, ha due settimane di tempo per riflettere sulla scelta, cambiare le specifiche dell’auto o rinunciare del tutto all’ordine ottenendo la restituzione della caparra.
Peccato che l’Italia sia per adesso tagliata fuori dal fenomeno Polestar. Le prime ventimila Polestar 2 andranno tutta in Cina, Usa e sette paesi del nord Europa. Tutti più sensibili di noi al mondo elettrico. Noi dobbiamo sperare nei futuri modelli. Dopo l’attuale Polestar 2, arriverà una versione più economica, dotata di un solo motore (204 cv) e batteria di minor capacità al prezzo di circa 40mila euro. Poi nel 2022 è prevista la Polestar 3, la prima Sport utility del marchio. Basata sulla stessa meccanica della Polestar 2 ma con carrozzeria Suv. Anche in questo caso ci si ispira alla strategia adottata da Tesla con la 3 e la futura Y.
Poi nel 2023 Polestar taglierà i ponti con la tradizione del design Volvo con una futura coupé basata sul concept denominato Precept. Sarà un’auto molto originale, dall’aggressivo design cuneiforme, quattro porte ma aspetto coupé. Una vera granturismo elettrica di taglia grande (l’interasse è superiore ai 3 metri) che riunirà tutti i principi cari a Polestar: realizzare auto raffinate ma sportive, con elevate prestazioni, in grado di offrire un’esperienza di guida e di vita a bordo diversa da tutte le altre automobili.
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Il Messaggero