MILANO - Angelos Papadimitriou, nato ad Atene ma formatosi negli Stati Uniti e manager in Italia dal 2005, entra come direttore generale e co-ceo in Pirelli. La procedura di...
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La procedura di successione prevede che il percorso si concluda con l'identificazione di un candidato entro ottobre 2022 che sarà proposto quale nuovo amministratore delegato di Pirelli nel primo semestre 2023, a seguito del rinnovo del consiglio di amministrazione da parte dell'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio della società al 31 dicembre 2022. Nella proposta di nuovo assetto al vice presidente esecutivo e Ceo continueranno a fare capo l'indirizzo e il controllo delle strategie e delle operazioni straordinarie, le direzioni Corporate Affairs, Compliance and Company Secretary; Strategic Planning & Controlling and Investor Relations; Communication and Brand Image; Global Institutional Affairs and Sustainability.
Papadimitriou comincerà a prendere confidenza con la parte operativa: al direttore generale co-Ceo saranno infatti attribuite tutte le necessarie leve esecutive, oltre alle aree di staff non direttamente a riporto del vice presidente esecutivo e Ceo, e riporterà il direttore generale operations, Andrea Casaluci, al quale continueranno a fare capo tutte le linee di business e le regions. Angelos Papadimitriou, laureato in Computer Science & Economics alla Brown University con un Mba alla Harvard Business School, ha iniziato la sua carriera nei Laboratoires Fournier per poi passare nel gruppo farmaceutico Schering Plough. Dope averne gestito la consociata italiana è poi diventato responsabile del Primary Care negli Stati Uniti.
Nel 2003 Papadimitriou passa in Glaxo a Londra e diventa responsabile commerciale per l'Europa, per poi prendere la responsabilità dell'Italia, dove assume incarichi associativi, tra cui la presidenza del board degli investitori esteri di Confindustria. Nel 2010 diventa amministratore delegato di Coesia, gruppo attivo nella produzione di macchine per il packaging, che lascia a fine 2019. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero