Volkswagen, lite Piech-Winterkorn: crisi al vertice del gigante dell'auto

Ferdinand Piech (a destra) e Martin Winterkorn
BERLINO - È l'annuncio di un terremoto nei vertici della Volkswagen, dove nulla è possibile, senza il consenso del «patriarca»: il presidente del consiglio di sorveglianza...

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BERLINO - È l'annuncio di un terremoto nei vertici della Volkswagen, dove nulla è possibile, senza il consenso del «patriarca»: il presidente del consiglio di sorveglianza Ferdinand Piech ha rivelato a Spiegel di essere ormai «distante» dall'a.d Martin Winterkorn.


E per il magazine tedesco questo significherebbe che il Ceo «non ha più alcuna possibilità» di succedergli, nel 2017. Parole che hanno spiazzato ogni attesa, nonostante qualche avvisaglia, scatenando reazioni di incredulità, fra i sostenitori di Winterkorn. Il ceo che ha portato Vw ad essere l'impresa automobilistica «di maggiore successo al mondo», secondo il portavoce della compagnia Stephan Gruehsem, che si è espresso in serata. Anche il presidente della Bassa Sassonia, Stephan Weil, si è detto «spiacevolmente sorpreso» dell'affermazione di Piech.

Finora il passaggio delle consegne fra Piech e Winterkorn era dato per scontato dagli insider: alla scadenza del suo mandato, a fine 2016, l'ad avrebbe ottenuto una proroga temporanea, per poi sedere al posto di Piech (78 anni), al suo ritiro. Ma le cose potrebbero andare diversamente. Nelle famiglie Piech e Porsche, che detengono insieme il 53,1% delle azioni Volkswagen si specula anche su una possibile successione della moglie del presidente del consiglio, Ursula. Ma è lui stesso a smentire le voci a Spiegel: «Io ambisco a che ci sia la persona giusta. E questa non è nè un membro della famiglia, nè mia moglie. Non voglio continuare a guidare il consiglio attraverso di lei».


Il «patriarca» ha affermato però anche esplicitamente: «Sono distante da Winterkorn». Il top manager viene criticato per le difficoltà sul mercato Usa, i tentennamenti sull'ingresso del marchio nel mercato delle auto economiche e la scarsa redditività del marchio. E questo nonostante VW sia prossima a scavalcare Toyota, e a diventare il primo colosso mondiale dell'auto. La decisione sui vertici del consiglio di sorveglianza e del cda sarà presa «poco prima della mia uscita», ha affermato Piech. E i candidati sarebbero già nell'impresa, due ingegneri.

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Il Messaggero