Pichetto Fratin: «Sui biocarburanti pronti a dimostrare neutralità in Europa»

il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto
«Sugli e-fuel possiamo diventare i primi perché ci mettiamo già quasi 4 mld, nel campo della ricerca non temiamo nessun altro; sui biocarburanti siamo pronti...

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«Sugli e-fuel possiamo diventare i primi perché ci mettiamo già quasi 4 mld, nel campo della ricerca non temiamo nessun altro; sui biocarburanti siamo pronti ad andare avanti per dimostrare la neutralità per quanto riguarda la captazione e a valle le emissioni». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto nel suo intervento al Forum per l’intermodalità sostenibile a Roma.

«Il governo italiano investe sull’idrogeno 3,6 mld; la partita degli e-fuel l’avremo tra 7-8 anni, c’è chi dice 10 - spiega Pichetto - con un investimento come quello che stiamo facendo a livello dell’idrogeno e anche con il trasferimento dall’Africa di idrogeno o corrente elettrica, possiamo diventare anche i primi produttori di e-fuels«. Quanto ai biocarburanti «io voglio l’apertura sulla scientificità e non sull’ideologia: se riusciamo ad arrivare con la ricerca ad una compensazione, se la captazione supera l’emissione, quel carburante ha la neutralità ed è idoneo; chiaro che va dimostrato scientificamente«. «È un percorso che può portare il nostro Paese ad essere all’avanguardia nella decarbonizzazione al 2030 e al 2050», conclude.

«Siamo contenti che ci siano il motore endotermico e l’e-fuel, di cui possiamo diventare uno dei grandi produttori grazie anche alla nostra posizione geografica», ma «non siamo soddisfatti per il modo in cui e stata gestita» la vicenda e dal fatto «che non sia stato dato un pò piu di tempo anche per fare una valutazione sul bilanciamento nella produzione di biocarburanti». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Radio anch’io su Rai Radio 1 commentando l’accordo di ieri a Bruxelles in merito allo stop alla produzione di motori diesel e benzina dal 2035. Su questo, «serve un percorso di ricerca e di valutazione scientifica - ha aggiunto - e poi di risultati». «L’autostrada - ha ribadito Pichetto - e l’elettrico, ci stiamo arrivando, ma serve gradualita per non penalizzare il sistema produttivo italiano». «Non scommettiamo assolutamente sul calesse, anzi - ha detto Pichetto - stiamo guardando avanti.

L’Italia e un grande produttore di componentistica automotive, che rappresenta il piu grande sistema produttivo del nostro Paese e quindi abbiamo detto» a Bruxelles «che potevano esserci anche i motori endotermici al 2035 compatibili con la decarbonizzazione. Due anni fa con il governo Draghi - ha aggiunto il ministro dell’Ambiente - e iniziata la battaglia per il motore endotermico con carburante sintetico ed e arrivata anche la Germania. Questo vale per tutti vale per tutti, ma l’Italia potra essere un grande produttore di carburante sintetico perche stiamo investendo molto anche sull’idrogeno». Nel passaggio successivo, ha detto il ministro, «l’ Italia ha chiesto di fare una valutazione sul bilanciamento dei biocarburanti - di cui l’Italia e l’unico produttore, utilizzando le ex raffinerie - che hanno piccole emissioni».

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Il Messaggero