Pichetto: «Elettrico è solo per ricchi, serve prezzo più accessibile. Transizione deve essere per tutti»

Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica
«Quando le auto elettriche erano 6 mila il primo anno, 60 mila il secondo anno, potevano starci degli incentivi statali, ma se entriamo in un’ottica di milioni o...

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«Quando le auto elettriche erano 6 mila il primo anno, 60 mila il secondo anno, potevano starci degli incentivi statali, ma se entriamo in un’ottica di milioni o centinaia di migliaia di acquisti, probabilmente qualche effetto sul bilancio dello Stato gli incentivi ce l’avrebbero e diventa molto difficile«. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica parla ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24 e spiega: »Nessuno mette in dubbio l’auto elettrica, è un obiettivo da raggiungere anche se non completamente elettrica perchè ci sono dei motori endotermici che possono usare biocarburanti, biometano, che possono funzionare.

L’accompagnamento deve essere appaiato al fatto che l’industria deve avere un prezzo possibile a favore della collettività. Oggi l’auto elettrica è fatta solo per i ricchi, noi abbiamo un parco auto di 40 milioni di auto, abbiamo ancora 2 milioni di auto Euro 1- Euro 2, pensare di sostituirle con l’elettrico è inimmaginabile in questo momento, è un percorso da fare ma bisogna essere meno ideologizzati e più razionali ed equilibratì. 

«Nessuno mette in dubbio l’ auto elettrica, è un obiettivo da raggiungere anche se non completamente elettrica perché ci sono dei motori endotermici che possono usare biocarburanti, biometano, che possono funzionare. L’accompagnamento deve essere appaiato al fatto che l’industria deve avere un prezzo possibile a favore della collettività». Così Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24. «Oggi l’ auto elettrica è fatta solo per i ricchi, noi abbiamo un parco auto di 40 milioni di auto, abbiamo ancora 2 milioni di auto Euro 1-Euro 2, pensare di sostituirle con l’elettrico è inimmaginabile in questo momento, è un percorso da fare ma bisogna essere meno ideologizzati e più razionali ed equilibrati», dice. Per quanto riguarda gli incentivi, «quando le auto elettriche erano 6000 il primo anno, 60mila il secondo anno, potevano starci degli incentivi statali, ma se entriamo in un’ottica di milioni o centinaia di migliaia di acquisti, probabilmente qualche effetto sul bilancio dello Stato gli incentivi ce l’avrebbero e diventa molto difficile». 

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Il Messaggero