OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MILANO - Per iniziativa della Picasso Automotive una nuova (seppur piccolissima) Motor Valley sta nascendo nella vicina Confederazione Elvetica. Più precisamente in Val Mesolcina, a San Vittore che è un comune svizzero di 864 abitanti nel Canton Grigioni, a una decina di km da Bellinzona. È proprio da lì che arriva la nuova supercar sartoriale Picasso 660 LMS che è ‘scesà a Milano per una presentazione ufficiale su iniziativa del costruttore Stefano Picasso. Il programma prevede di mettere sul mercato (esclusivo e molto redditizio) delle sportive ad altissime prestazioni solo 21 esemplari della Berlinetta più 11 roadster e 11 GT1 solo da pista. L’auto che il giovane imprenditore ticinese definisce “GT Miracle” prende il nome dai 660 Cv di potenza, dalla sigla LM che rimanda al mondo delle vetture da competizione che corrono alla 24 Ore di Le Mans e - infine - dalla S che sottolinea invece che l’auto è nata per essere guidata su strada.
Al di là del successo che questa iniziativa avrà a livello globale, la Picasso Automotive ( che opera in moderno capannone di 2.000 m nella piccola zona industriale di San Vittore entrerà nel ristretto elenco - si contano sulle dita di una mano - delle Case automobilistiche svizzere.
«Ogni singolo pezzo viene creato da noi - ha spiegato Picasso - Questo approccio radicale ci ha consentito altresì di lavorare su carburanti sintetici che portino innovazione anche nel contesto della sostenibilità. Siamo una piccola azienda, un laboratorio di costruzione e ingegnerizzazione che offre non solo marketing, performance e numeri ma una dimensione partecipativa». Questo per spiegare - è una rarità - che il cliente potrà andare a San Vittore nella Mesolcina Motor Valley a montarsi la macchina, e stare in officina con Picasso e la decina di collaboratori seguendo tutte le fasi di nascita della propria 660 LMS bespoke.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero