Peugeot, la ceo Jackson: «Per nuova 3008 target è 50% vendite elettriche in Europa»

la ceo del brand Peugeot Linda Jackson
SOCHAUX - «Per la nuova 3008 ci aspettiamo in Europa una percentuale di vendite della versione elettrica intorno al 50%, ma siamo nel mezzo di una transizione tecnologica e...

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SOCHAUX - «Per la nuova 3008 ci aspettiamo in Europa una percentuale di vendite della versione elettrica intorno al 50%, ma siamo nel mezzo di una transizione tecnologica e non tutti i mercati hanno infrastrutture e incentivi governativi per questo tipo di vetture. Ma poter offrire per la prima volta un’autonomia fino a 700 km è un vero cambiamento». Lo afferma la ceo del brand Peugeot Linda Jackson, a margine della presentazione della nuova E-3008 a Sochaux. Rispondendo a una domanda sull’Italia, la Jackson riconosce come «alcuni paesi vanno più lentamente» e per questi «puntiamo anche sulle altre versioni» come le mild hybrid e le plug-in. «L’obiettivo comunque è quello di confermare la 3008 come una best-seller» aggiunge, ricordando come l’attuale generazione abbia venduto 1,3 milioni di unità in sette anni.

Quanto al posizionamento del marchio, la Ceo ricorda che Peugeot «rappresenta un terzo dei volumi europei di Stellantis e un quinto di quelli globali: abbiamo 14 marchi nel gruppo, dobbiamo essere sicuri che siamo tutti complementari senza lotte interne, la battaglia è fuori dal gruppo» non dentro. In ogni caso, ribadisce, «non vogliamo diventare premium, ma restare nella fascia alta dei costruttori generalisti. Noi offriamo tecnologia, stile e valore residuo, non vedo perché dovremmo essere i più economici del segmento, noi vogliamo piuttosto essere accessibili, anche con offerte come quelle di quote mensili per le elettriche: in Francia per la e-208 il prezzo è di 150 euro al mese con 500 km inclusi, pensiamo a formule simili» anche per la E-3008. Ma un punto chiave, nell’elettrificazione del mercato «è quello della riduzione dei costi: l’ambizione di Stellantis è quella di ridurre il costo delle auto elettriche del 40% entro il 2030. Oggi le batterie sono l’eleneto più costoso, per questo il gruppo sta creando 5 gigactories che ci daranno efficienza di costi e la possibilità di controllare» la fornitura di questi elementi.

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Il Messaggero