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La Peugeot punta a confermare i progressi nel WEC con la sua 9X8 e a bissare, se possibile, al Fuji il podio conquistato alla 6 Ore di Monza, il primo ottenuto dalla sua LMH (Le Mans Hypercar), e magari fare anche meglio proprio in casa della Toyota, con l’ausilio di un nuovo pilota.
Il circuito del Fuji infatti è di proprietà della casa di Nagoya dal 2000 e la 9X8 numero 94 avrà al volante per la prima volta Stoffel Vandoorne (nella foto), chiamato a sostituire come pilota di riserva Nico Müller, infortunatosi con la frattura di una clavicola durante un allenamento. Il belga, campione di Formula E nel 2021-2022 con la Mercedes, guida ora una DS Penske e si è fatto anche valere nelle gare di durata con un secondo posto al WEC per la categoria LMP2 nel 2021 e un analogo piazzamento nello stesso anno alla 24 Ore di Le Mans mentre nel 2019 aveva conquistato un 3° posto assoluto a bordo di una BR1. In Formula 1 ha corso con la McLaren tra il 2016 e il 2018 partecipando a 42 gran premi e conquistando complessivamente 26 punti.
Vandoorne avrà come compagni di vettura Gustavo Menezes e Loïc Duval che in Giappone è di casa avendo corso qui per diversi anni nei campionati Nippon e Super GT.
D’altro canto, la LMH francese ha goduto di un BoP (Balance of Performance) molto favorevole, soprattutto fino alla 24 Ore di Le Mans, e che, pur se modificato a luglio, rimane ancora vantaggioso. Il peso è infatti di 1.046 kg, la potenza è di 520 kW, ha 914 MJ di energia per ogni stint e può attivare il motore elettrico anteriore sin da 150 km/h contro i 190 km/h di Toyota e Ferrari. La 499P di Maranello pesa infatti 1.069 kg, ha solo 497 kW e 893 MJ per ogni stint mentre la GR010 giapponese è zavorrata fino a 1.080 kg, ha 908 MJ di energia per stint e 507 kW per il sistema ibrido. La 9X8 avrà però la difficoltà di trovare la giusta messa a punto su un circuito fatto di saliscendi e che di converso, su 4.563 metri in totale (il più corto del calendario), ha 1,5 km di rettilineo, ideali per far valere l’aerodinamica e la potenza in più assegnata.
Proprio per questo, il Fuji sarà l’occasione per verificare se la 9X8 ha imboccato definitivamente la strada verso la competitività o il risultato di Monza è dovuto alle caratteristiche della pista italiana, che esaltano la velocità e la possibilità di ricorrere al motore elettrico in uscita dalle curve più spesso rispetto alle altre vetture. L’appuntamento è al Fuji per il 10 e 11 settembre mentre l’ultimo atto del WEC 2023 si terrà in Bahrain l’11 novembre con l’assegnazione dei titoli per i quali la lotta sembra riservata solo a Ferrari e alla detentrice Toyota. Il Bahrain sarà anche l’ultima gara per le LMP2 e le GTE, rimpiazzate il prossimo anno rispettivamente dall’arrivo di altre Hypercar come Alpine, BMW e Lamborghini e dalla GT3.
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