Perini Navi, la grande vela in primo piano al VYR di Viareggio grazie ai suoi capolavori italiani

I gioielli di Perini Navi
VIAREGGIO - Perini Navi è stato il dominatore della scena dedicata alla vela nella seconda edizione del Versilia Yachting Randez-vous svoltosi a Viareggio dal 10 al 13...

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VIAREGGIO - Perini Navi è stato il dominatore della scena dedicata alla vela nella seconda edizione del Versilia Yachting Randez-vous svoltosi a Viareggio dal 10 al 13 maggio. E non poteva essere altrimenti, visto che il cantiere fondato nel 1983 da Fabio Perini è leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht, con 62 imbarcazioni varate fino ad oggi, tra cui anche tre a motore.


Per Lamberto Tacoli una doppia soddisfazione, visto il ruolo di presidente e amministratore delegato del cantiere e di numero uno di Nautica Italiana, l’associazione che ha promosso l’evento versiliese con l’obiettivo di esaltare i valori più alti del made in Italy nautico. Un impegno condiviso con la totalità degli espositori presenti, e tuttavia valorizzato dalle barche firmate Perini: non anteprime, in verità, ma quattro capolavori che raccontano la storia recente del cantiere, la sua evoluzione stilistica e tecnologica.

Seven, Dahlak, Xnoi e Spirit of the C’s sono state le barche esposte nell’evento di casa. Seven la più recente: un ketch in alluminio di 60 metri, varato nel 2017 e subito premiato nella categoria Best Lighting ai Boat International Design and Innovation Awards. Dopo Seahawk e Perseus 3, è il terzo esemplare della serie 60 metri sviluppata in collaborazione con Ron Holland per l’architettura navale. Un quarto esemplare è attualmente in costruzione e sarà consegnato nel 2020.

Dahlak è invece uno sloop di 38 metri, varato nel 2016, frutto della collaborazione tra Perini e l’architetto navale francese Philippe Briand, che si è occupato sia dell’architettura navale sia dello styling esterno. Grazie a un sistema velico all’avanguardia (cavallo di battaglia di Perini sin dalle origini) rappresenta una delle migliori sintesi delle innovazioni tecniche e costruttive del cantiere.

Più piccola, ma estremamente sofisticata, ancorché meno giovane (il varo risale al 2012) è Xnoi, sloop di 30 metri con scafo, sovrastruttura e piano velico in fibra di carbonio. In questo caso il progetto porta la firma di Mario Pedol e Massimo Gino (titolari di Nauta Yacht) ed è stata costruita da Perini Navi nel cantiere di La Spezia.


Spirit of the C’s (precedentemente denominata Felicita West) è infine un ketch in alluminio di 64 metri, datato 2003, per molto tempo detentore del primato di barca a vela in alluminio più grande del mondo. Disegnata da Nuvolari & Lenard in collaborazione con Perini Navi, vanta un’architettura navale in grado di assicurare alte prestazioni, studiata dal progettista neozelandese Ron Holland. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero