ROMA - Ecobonus al 100%, ampliamento degli incentivi 4.0, nuova rottamazione auto, ‘reshoring’ delle imprese, uno sconto diretto alle aziende danneggiate mediante...
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Valutiamo se aumentare le soglie di investimenti incentivabili - dice Patuanelli - con il credito di imposta o le percentuali di beneficio fiscale. Inoltre questa crisi può essere l’occasione per stanziare definitivamente le risorse per rendere gli incentivi triennali, dopo che la manovra aveva stabilito un primo impegno su questo punto». Sul fronte dell’edilizia, «è fondamentale il potenziamento dell’ecobonus. Si può spingere portando anche al 100% la detrazione per l’efficienza energetica e accompagnandola con lo sconto in fattura», dice Patuanelli. Quanto all’automotive, «bisogna pensare a degli strumenti di rottamazione anche per l’acquisto di auto non elettriche. Abbiamo un parco auto fatto per il 62% di auto da Euro 4 in giù, macchine che hanno almeno 10 anni. E il 32% sono Euro 3. Abbiamo bisogno di una nuova rottamazione per migliorare i livelli di emissioni e per dare un pò di ossigeno al settore.
E lo stesso discorso vale per le moto e il comparto delle due ruote». Sulle energie rinnovabili, «serve una forte semplificazione per il repowering degli impianti eolici, un comparto da migliaia di posti di lavoro», prosegue il ministro, che conferma il progetto per il rientro delle imprese che hanno delocalizzato all’estero: «Con il ‘back reshoring’ dobbiamo rivolgerci alle aziende che decidono di tornare in Italia, incentivandole ma mettendo dei paletti sul mantenimento dell’investimento». In merito alle semplificazioni, «penso sia utile velocizzare sulla legge speciale a cui stiamo lavorando come MoVimento, per cantierizzare immediatamente tutti gli investimenti. Dobbiamo procedere velocemente e in modo semplificato, sul modello Genova», conclude Patuanelli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero