ROMA Se l’esame per la patente spaventava già una buona parte degli aspiranti guidatori, quello che entrerà in vigore dal prossimo primo ottobre c’è da giurarci...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE NOVITÀ
Dai primi giorni di giugno i nuovi questionari sono disponibili e ora possono essere visionati. Verteranno, in particolare, su argomenti quali «la regolamentazione amministrativa e sanzionatoria dei conducenti e delle patenti, comportamenti ai passaggi a livello, uso delle luci e dispositivi di illuminazione, elementi strutturali del veicolo che incidono sulla sicurezza della circolazione (pneumatici, freni, organi di trasmissione), guida dei veicoli a due ruote e comportamento nei confronti dei conducenti di tali veicoli». Il database su cui simulare la prova teorica è stato portato a oltre 7 mila quesiti e soprattutto è stato aggiornato «nei quesiti che non erano più coerenti con la normativa vigente , ovvero che avevano creato maggiori problemi di interpretazione da parte dei candidati».
LA PROVA
Tante novità, ma una certezza: lo svolgimento della prova resta invariato, nel senso che ogni candidato all’esame di teoria - tanto per la patente A come per la B - dovrà rispondere a 40 domande prese a caso dai 25 capitoli di cui è composto il database. Rimane uguale la soglia dei quattro errori, uno di più e il candidato dovrà ripetere la prova. E nell’Italia più cosmopolita, i quiz saranno tradotti nelle lingue tutelate dalla Costituzione.
«Con tale revisione - afferma Teresio Viotti, presidente del network di 200 autoscuole La Nuova Guida, lanciato dal Gruppo Sermetra nel 2008 - si è fatto un ulteriore passo avanti verso la prospettiva di stimolare una preparazione più approfondita degli allievi. Infatti per una vera educazione alla guida responsabile e sicura, si deve puntare a rendere lo studio degli allievi sempre meno mnemonico e più consapevole: in Italia con questa integrazione siamo arrivati a un data base di circa di 7.200 quiz, in Spagna ne hanno 15.500 proprio per rendere più difficile imparare e memoria e basta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero