Parlamento UE chiede stazioni ricarica veicoli elettrici ogni 60km. Entro il 2026 sulle principali strade d'Europa

Colonnine di ricarica per auto elettriche
BRUXELLES - Entro il 2026, stazioni di ricarica per le auto elettriche ogni 60 km nelle principali strade dell’Ue. È la richiesta contenuta nel testo della proposta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES - Entro il 2026, stazioni di ricarica per le auto elettriche ogni 60 km nelle principali strade dell’Ue. È la richiesta contenuta nel testo della proposta legislativa per la diffusione di stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da combustibili alternativi (come l’elettricità o l’idrogeno) e per sostenere la diffusione dei veicoli sostenibili, adottato oggi con 485 voti favorevoli, 65 contrari e 80 astensioni. I deputati hanno quindi concordato di fissare degli obiettivi minimi nazionali sull’installazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Entro il 2024, ogni Paese Ue dovrà presentare alla Commissione un quadro strategico nazionale per il raggiungimento di tali obiettivi.

Gli eurodeputati chiedono stazioni di ricarica ogni 60 km anche per camion e autobus elettrici sulle strade TEN-T principali, e con stazioni più potenti. Sono inoltre previste alcune esenzioni per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto. I deputati infine suggeriscono anche di installare un maggior numero di stazioni di idrogeno lungo le strade principali dell’Ue (ogni 100 km anziché ogni 150 km, come proposto dalla Commissione) e di farlo più rapidamente (entro il 2027 anziché entro il 2031). 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero