Opel, trattativa Psa-Gm in dirittura d'arrivo: secondo media tedeschi lunedì l'annuncio

Una sede Opel
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BERLINO - Le trattative tra Psa e General Motors sulla vendita di Opel, controllata tedesca del colosso americano dell’ auto, sono in dirittura d’arrivo e, malgrado la complessità della materia e la posta in gioco, le posizioni delle due parti hanno registrato negli ultimi giorni un forte avvicinamento tanto che l’annuncio dell’accordo per la cessione di Opel ai francesi potrebbe avvenire già lunedì prossimo. È quanto scrive la stampa tedesca, rilanciando indiscrezioni di alcune agenzie di stampa internazionali. Peugeot potrebbe così concludere l’operazione alla vigilia del Salone dell’ auto in programma a Ginevra da martedì prossimo.


Il principale avvicinamento, che renderebbe ora possibile un accordo, è stato, sempre secondo le fonti citate dalla stampa, sulla gestione delle passività del fondo pensionistico aziendale. Tuttavia, si sottolinea che possibili ostacoli potrebbero ancora insorgere anche se, in una fase così avanzate delle trattative, sembrano ormai improbabili. Psa Peugeot e Opel non hanno voluto commentare le indiscrezioni. Prima dell’ufficializzazione l’accordo deve essere ancora approvato dal consiglio di sorveglianza di Psa Peugeot. Il passivo del fondo pensionistico era un punto molto importante all’ordine del giorno delle trattative, in quanto tra Opel e la controllata britannica, Vauxhall, si è creato un deficit di quasi 10 miliardi di dollari. Secondo fonti vicine ai negoziati, Gm, in cambio di concessioni sulle passività pensionistiche, chiedeva restrizioni alla vendita di modelli Opel in Cina mentre Psa ha fatto presente di non poter sopportare, da sola, il peso del passivo.

Oggi al sito Opel di Ruesselsheim è in programma un’assemblea sindacale con un’informativa sull’andamento dei conti nei primi mesi dell’anno, durante la quale potrebbero emergere novità sullo stato dei negoziati. Peugeot ha già promesso il mantenimento dei siti Opel in Germania e Gran Bretagna e delle garanzie occupazionali ma solo entro i limiti già previsti da Gm, e cioè fino a tutto il 2020. La casa francese si ripromette risparmi per 2 miliardi da sinergia nell’R&D e negli acquisti ma gli analisti ritengono l’obiettivo poco realistico senza tagli soprattutto nei siti tedeschi.

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Il Messaggero