nuTonomy, a Singapore i taxi a guida autonoma parlano italiano

Un test drive per una Renault Zoe a guida autonoma di nuTonomy
BOSTON - C'è l'italiano Emilio Frazzoli, ex Telespazio e ora direttore del dipartimento di trasporti al celebre Massachusetts Institute of Technology di Boston,...

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BOSTON - C'è l'italiano Emilio Frazzoli, ex Telespazio e ora direttore del dipartimento di trasporti al celebre Massachusetts Institute of Technology di Boston, dietro al progetto nuTonomy, una start up che è riuscita a battere Uber nel lancio del primo servizio di taxi a guida autonoma. Frazzoli, che lavora negli Stati Uniti dal 2001, ha infatti realizzato assieme Karl Iagnemma, direttore del Robotic Mobility Group Director al MIT e CEO di nuTonomy, un programma pilota di taxi senza autista operativo che utilizza a Singapore una piccola flotta composta da 6 tra Renault Zoe e Mitisubishi i-MiEV, modificate per muoversi autonomamente a bordo e fornire il servizio di autopubblica in un'area di circa 4 km quadri nel distretto finanziario e residenziale di Singapore.


La sperimentazione prevede comunque che a bordo dei taxi nuTononomy ci sia una persona incaricata di sorvegliare il perfetto funzionamento dei sistemi e di intervenire in caso di necessità. I clienti possono accedere al servizio attraverso una App e salire e scendere dalle auto in posizioni prestabilite.

Come ha precisato Doug Parker, COO di nuTonomy, l'obiettivo della compagnia è quello di arrivare ad una importante flotta di taxi autonomi in servizio nel 2018, in modo da ridurre le auto in circolazione a Singapore da 900mila a 300mila unità, con indubbi vantaggi per l'ambiente e la fluidità del traffico. Come riporta Automotive News, l'azienda rivale Uber inizierà invece la sperimentazione nelle prossime settimane a Pittsburgh, utilizzando veicoli Ford Fusion.
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Il Messaggero