PONTEDERA - Il Museo dei ricordi, delle emozioni. Ma anche della tecnologia, delle evoluzioni. Un luogo dove le intelligenze si sommano e dimostrano come le soluzioni spesso sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Seicentomila visitatori in 18 anni, trentamila ogni 12 mesi, e ora il tanto atteso rilancio, con tanto spazio in più per completare le collezioni per esporre i modelli che hanno segnato la storia del loro marchio con la fantasia, le prestazioni, con la capacità di interpretare, appunto, i bisogni della gente in ogni latitudine del mondo. Il Gruppo Piaggio è presente con i suoi brand (oltre a Piaggio, Vespa, Moto Guzzi, Aprilia, Gilera, Derbi, Ape) in India, in Vietnam, in Cina, in Indonesia. Lo sviluppo economico e sociale di quei popoli è accompagnato da questa azienda italiana con nuove soluzioni di mobilità, per rendere la vita di tutti sempre più semplice e sostenibile. Così come avviene in Europa e negli Stati Uniti dal dopoguerra ad oggi. E le testimonianze di tutto questo a Pontedera sono visibili. Il museo non mette in mostra solo splendidi veicoli e macchine di grande ingegneria, racconta tante storie, fatte di ingegno straordinario e di grande coraggio, di emozioni, di competizioni e di vittorie, di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali.
Ed è così che all’ingresso del Museo troneggia, muscolosa, un esemplare della produzione ferroviaria di Piaggio: una motrice ferroviaria, la M2 DE 54, del 1936, utilizzata dalle ferrovie Calabro-Lucane. E poi all’interno emozioni e sorprese si alternano ritmo continuo. Ecco tutta la gamma di Ciao, da primo all’ultimo. E la Vespa con i pedali, uno stratagemma usato per ottenere l’omologazione di velocipede sul mercato francese. E le Gilera, le Moto Guzzi, le moto che hanno fatto stropicciare gli occhi e generazioni e generazioni di italiani vincendo titoli su tutte le piste del mondo. E le ereditiere dei trionfi sportivi, le Aprilia da quelle di Valentino a quelle derivate per l’uso stradale.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero