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La nuova Dacia Duster partirà da 19.700 euro, confermando le indiscrezioni che erano trapelate al momento del primo contatto avvenuto alla fine dello scorso novembre, e gli ordini potranno essere fatti da marzo con le prime consegne da partire da giugno, giusto in tempo per l’estate e con l’obiettivo di consolidare il successo che ha reso la Duster il SUV più venduto in Italia e in Europa con 2,2 milioni di unità.
La Duster di terza generazione presenta uno stile più importante con cerchi fino a 18”, ma mantiene le stesse dimensioni con una lunghezza di 4,34 metri e, grazie all’adozione della piattaforma CMF-B – la stessa della Sandero, della Jogger e anche della Renault Clio – offre più spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli con un vano di carico di almeno 472 litri (+6%). Numerose le soluzioni che aumentano la praticità come le sellerie Microcloud in TEP lavabile, gli accessori YouClip e le barre portatutto sul tetto che possono portare fino a 80 kg ed essere integrate per traportare più tipi di oggetto.
Evoluta anche l’infotelematica di bordo con tre livelli: uno con schermo da 7”, uno che sfrutta lo smartphone con una docking station e una app e uno con schermo da 10” con Android Auto e Apple Carplay wireless, la navigazione in cloud e la possibilità di interagire con il veicolo in remoto.
Sotto il cofano scompare il diesel e rimane presenza fissa il mille 3 cilindri mille bi-fuel GPL da 100 cv. Fa il suo debutto assoluto su una Dacia un’unità mild-hybrid a 48 Volt: è un raffinato 3 cilindri 1.2 a iniezione diretta, ciclo Miller e turbina a geometria variabile che può essere abbinato anche alla trazione integrale. In questo caso cresce l’altezza da terra a 217 mm, c’è la possibilità di adattare il controllo di trazione a diversi tipi di fondo (Auto, Snow, Eco, Mud/Sand, Off-road e Eco), simulare il bloccaggio del differenziale centrale e infine c’è anche il limitatore della velocità per le discese più pericolose.
Ci sarà anche il sistema full-hybrid da 140 cv della Jogger con motore 1.6 e due motogeneratori elettrici nel cambio robotizzato a 4 rapporti. La sua caratteristica è di funzionare fino all’80% del tempo in elettrico quando si marcia in città e di tagliare consumi ed emissioni del 40%. Si riducono invece del 10% con il mild-hybrid e di tasso analogo la CO2 della versione GPL con un risparmio sui costi del carburante del 40%, accompagnato da un taglio molto consistente sugli altri inquinanti come particolato e ossidi di azoto. Molto probabile che non solo l’1.2, ma anche il mille a gas ricevano presto il cambio automatico, soprattutto considerando che questa soluzione è offerta da alcuni concorrenti e apprezzata da chi usa l’auto in città.
Per ridurre l’impatto ambientale anche in fase di costruzione e per tutto il ciclo di vita, la nuova Duster adotterà parti plastiche colorate e non verniciate e lo Starkle, un materiale composto al 20% da polietilene riciclato e non verniciato per ridurre l’impatto ambientale e mantenerne l’aspetto anche in caso di graffio. Sette le tinte per la carrozzeria (tra cui il nuovo beige Sandstone) e quattro gli allestimenti. Si parte dai 19.700 euro della Eco-G e, parità di motore, la Expression costa 1.700 euro in più mentre per la Journey e la Extreme ci vogliono altri 1.500 euro. Il 4x4 costa 2.500 euro mentre è di 1.500 euro il differenziale tra il mille GPL e la 1.2 e di 3.500 euro tra quest’ultima e la full-hybrid.
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