La rivoluzione dell'auto a idrogeno sta per sbarcare in italia: «Pronti a collaborare»

Un rifornimento della Toyota Mirai
ROMA - Il legislatore italiano si appresta a licenziare il provvedimento che permetterà di innalzare da 350 a 700 bar la pressione di rifornimento per i distributori di...

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ROMA - Il legislatore italiano si appresta a licenziare il provvedimento che permetterà di innalzare da 350 a 700 bar la pressione di rifornimento per i distributori di idrogeno. Questo significherà la possibilità anche nello Stivale di aprire stazioni di servizio del combustibile ecologico che siano adatte a rifornire i veicoli fuel cell di ultima generazione, così da permetterne in tempi da pieno di gasolio/benzina il riempimento delle bombole per autonomie di 4-500 km.


La modifica normativa, decisa in ottemperanza alla direttiva europea 2014/94/UE, è attesa dalle filiali dei Costruttori già attivi nel settore: la scadenza ormai prossima è prevista a seguito dello schema di decreto legislativo approvato lo scorso 15 settembre, proprio in attuazione della direttiva europea. La nuova legge ha inserito l'idrogeno tra i combustibili alternativi e ha deciso che entro il 31 dicembre 2025 venga creata una rete con un numero adeguato di punti di rifornimento. Inoltre, prevede appunto che entro il 18 novembre il Ministero dell'interno aggiorni la regola tecnica in tema di sicurezza che oggi limita l'erogazione dell'idrogeno a 350 bar.

Al momento il documento è in discussione alle Camere, che dovrebbero chiudere i lavori entro il 27 ottobre. Al riguardo, Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia, conferma la disponibilità del Costruttore a dare un contributo concreto alla realizzazione delle nuove infrastrutture cercando partnership strategiche e di essere pronto ad avviare dal prossimo anno anche in Italia la commercializzazione della Mirai, prima vettura a idrogeno di grande serie già in vendita in Germania, Regno Unito, Danimarca e Belgio.

Carlucci chiarisce: ''Grazie a questo decreto avremo la possibilità di cominciare come industria a creare l'infrastruttura, chiedendo un aiuto allo stato ma anche facendo da soli. L'importante è che ci sia il quadro normativo perché questo accada. L'idrogeno è l'ultima frontiera della mobilità, con emissioni solo di vapor acqueo. Siamo molto fiduciosi che il Parlamento confermi la scelta del Governo di inserire l'idrogeno fra le fonti alternative, recependo la direttiva Dafi. Finalmente dal 2017 potrà circolare in Italia la nostra Mirai che è la prima auto a idrogeno al mondo prodotta in serie e può essere rifornita in 3 minuti per un'autonomia già oggi di 550 km''.

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Il Messaggero