Nissan, rialza stime utili grazie a yen debole. Insufficienza chips pesano su volumi, prosegue dialogo con Renault su Alleanza

L’amministratore delegato di Nissan, Makoto Uchida
TOKYO - La svalutazione dello yen sostiene i risultati della Nissan, che rivede al rialzo le stime sui profitti per l’intero anno fiscale, malgrado l’insufficienza dei...

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TOKYO - La svalutazione dello yen sostiene i risultati della Nissan, che rivede al rialzo le stime sui profitti per l’intero anno fiscale, malgrado l’insufficienza dei semiconduttori sui cicli di produzione. Il costruttore nipponico prevede utili di 155 miliardi di yen da qui a marzo 2023, equivalenti a 1,06 miliardi di euro, rispetto ai 150 iniziali. Migliorate anche le stime sul fatturato, a 10.900 miliardi di yen, sebbene le vendite dei veicoli siano state ridimensionate a quota 3,7 milioni dai 4 milioni stimati.

In un comunicato, l’azienda con sede a Yokohama ha detto di aver affrontato condizioni estremamente svantaggiose nel periodo tra aprile a settembre, quando l’utile è calato del 62% a 64,4 miliardi di yen, «a causa di aumenti vertiginosi dei prezzi delle materie prime, la carenza dei chips per l’intero comparto, e il prolungamento del lockdown a Shanghai». L’uscita dal mercato in Russia è pesato per circa 100 miliardi di yen sui conti, ha spiegato la casa auto, e nella seconda parte dell’anno proseguiranno le difficoltà nella logistica sulle catene di produzione. L’amministratore delegato di Nissan, Makoto Uchida, ha anche confermato l’avanzamento dei negoziati sul riposizionamento della partnership con la francese Renault, che include anche la Mitsubishi, senza fornire ulteriori dettagli. La casa transalpina controlla il 43% della Nissan, mentre quest’ultima possiede appena il 15% dell’alleato francese, ma senza diritti di voto.

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Il Messaggero