TOKYO - «Ci attendiamo un cambio significativo nella struttura del gruppo dopo l’uscita di scena dell’ex presidente Carlos Ghosn». Lo ha detto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I commenti di Saikawa anticipano di un giorno l’udienza preliminare di Ghosn, quella che sarà anche la sua prima apparizione pubblica dall’arresto, lo scorso 19 novembre. L’ex tycoon 64enne è in stato di fermo al centro di detenzione di Tokyo con l’accusa di aver sottostimato i suoi compensi per un totale di 9 miliardi di yen, circa 80 milioni di dollari, in un periodo compreso tra il 2010 e il 2017, oltre a una serie di illeciti finanziari, tra cui abuso di fiducia. Lo scorso 31 dicembre la corte distrettuale aveva approvato la richiesta del pubblico ministero di allungare il fermo fino all’11 gennaio.
Il comitato interno della Nissan, composto da 7 membri - tra i quali esperti indipendenti di settore, dovrà formulare una proposta sulla composizione del Cda della casa auto nipponica in marzo. La sua attività si scontra con la volontà del partner Renault di mantenere una sfera d’influenza sul capitale azionario della Nissan, giudicata da quest’ultima sbilanciata rispetto al valore di mercato delle due aziende. Il costruttore transalpino controlla il 43% di Nissan, che genera gran parte delle redditività del gruppo ma possiede appena il 15% della Renault e senza diritti di voto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero