La dolce Corolla diventa una Furia: un concept svela il futuro Toyota

Il concept Furia che anticipa la prossima generazione di Corolla è stato esposto da Toyota al salone di Detroit
DETROIT - Oltre 40 milioni di unità vendute ne fanno l’auto più venduta della storia, nove di queste solo in Nordamerica dove viene costruita dal 1984 e dove...

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DETROIT - Oltre 40 milioni di unità vendute ne fanno l’auto più venduta della storia, nove di queste solo in Nordamerica dove viene costruita dal 1984 e dove è la leader incontrastata tra le compatte. Stiamo parlando della Toyota Corolla – nome abbandonato in Europa a favore di Auris – che si prepara a un rinnovamento radicale annunciato dal concept Furia, presentato all’ultimo Salone di Detroit.


Addio noia. La Furia mostra uno stile nettamente più dinamico che in precedenza, che mostra qualche analogia con la Auris europea pur essendo una berlina 3 volumi e senza avere molti punti in comune visto che la prima è costruita in Inghilterra, a Burnaston, mentre la Corolla per il Nordamerica è fatta nello stato del Mississippi, a Blue Springs – stabilimento inaugurato nell’autunno del 2011 – e in Canada, a Cambridge, in Ontario dove tra l’altro vengono fatte anche le RAV4 e Lexus RX. L’obiettivo è dare alla Corolla di prossima generazione una connotazione decisamente più giovane per abbassare l’età media dei clienti, così come già fatto con modelli quali la Camry e la Avalon. Elementi come i fari anteriori a Led, i cerchi in lega da 19 pollici e la verniciatura in un arancio cangiante esalta le linee tese del concept giapponese che dichiara una lunghezza di 4,62 metri, una larghezza di 1,8 metri e un’altezza di 1,42 con un passo di 2,7 metri netti.

Tecnologiche trasparenze. Altro obiettivo di Toyota è di fare della nuova Corolla un modello più “americano” e tecnologico. Nel primo caso, niente di più facile: già il 97% delle Corolla vendute negli USA nel 2012 è stata prodotta tra USA e Canada ed entro la fine del 2013 questa quota salirà al 100%. La Corolla inoltre è stata il primo modello di Toyota, 29 anni fa presso lo stabilimento NUMMI – joint-venture con General Motors – di Freemont, dismesso dalla casa giapponese nel 2010 in favore della Tesla. Nel secondo, le novità in dettaglio sulla prossima Corolla non si conoscono ancora, ma la connotazione hi-tech che la casa giapponese vuole dare alla sua best seller è dimostrata dalla presentazione fatta sullo stand di Detroit dove la Furia è apparsa facendo uso per la prima volta di schermi Samsung trasparenti. In pratica, la vettura era avvolta da 30 schermi da 46 pollici messi in file così da fare da séparé. Gli schermi dapprima hanno proiettato una suggestiva animazione cromatica e, dissolvendo le immagini, sono diventati trasparenti come vetro lasciando vedere finalmente la Furia.


Con il coltello tra i denti. Quando invece si vedrà la nuova Corolla americana? Sicuramente entro la fine dell’anno e l’appuntamento più papabile a questo punto è il salone di Los Angeles, in programma per il mese di ottobre, dove Toyota è di casa visto che il quartier generale dell’avamposto americano delle Tre Elissi si trova a Torrance, sulle colline che circondano la metropoli californiana. Ad attenderla ci saranno le avversarie di sempre: Honda Civic, Chevrolet Cruze e Ford Focus alle quali si aggiungono la Dodge Dart e le sempre più temibili coreane Hyundai Elantra e Kia Forte. Nessuna notizia sui motori previsti, tra questi dovrebbe essercene anche uno ibrido. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero