Una cavalcata verso le nuvole: Peugeot e Loeb scrivono la storia

La Peugeot 208 T16 che ha stabilito un straordinario record al Pikes Peak
ROMA - Una preparazione lunga, meticolosa, accuratissima durata ben otto mesi e con un grande team a supportarlo: così è arrivato il risultato del campionissimo...

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ROMA - Una preparazione lunga, meticolosa, accuratissima durata ben otto mesi e con un grande team a supportarlo: così è arrivato il risultato del campionissimo Sébastien Loeb e della Peugeot Sport nella massacrante sfida della gara in salita del Pikes Peak, la montagna del Colorado che porta i concorrenti, lungo ben 20 chilometri e 156 curve, sino ad un’altezza di 4.300 metri ma, tanto per accrescere le difficoltà, senza muretti o guardrail di protezione lungo la strada! Solo precipizi altissimi, in una sfida assoluta con se stessi e le proprie capacità.


Tempo record. Loeb con la sua Peugeot “208 T16 Pikes Peak” ha stracciato il precedente record, bruciando il percorso di questa 91a edizione in soli 8’13”878 a quasi 145 km/h di media, quando il limite dello scorso anno era stato ottenuto da Rhys Millen in 9’46”164. Una gara perfetta quella di Loeb e della Peugeot, che hanno potuto contare anche sulla benevolenza del tempo atmosferico, poiché poco dopo l’arrivo del campione francese sulla zona si è abbattuto un diluvio di pioggia e grandine.

La vettura. La Peugeot 208 T16 Pikes Peak è una vettura preparata appositamente per questa gara in salita unica al mondo: i colori “da gara” sono quelli tipici delle Peugeot da competizione, che hanno corso e vinto un po’ovunque, come la 205 Turbo 16 o le vetture della 24 Ore di Le Mans come la recente 908 dalla quale questo mostro attuale ha ripreso parte delle sospensioni anteriori e, tale e quale, il grande alettone posteriore. Perché “mostro”? Questa 208 T16 Pikes Peak ha la bellezza di 875 cavalli per 875 kg. di peso totale e il calcolo è presto fatto: ogni cavallo deve portare a spasso un solo chilo, un’inezia, quasi a livelli di Formula 1.

Precedenti. Già negli anni passati piloti al volante di Peugeot avevano ottenuto nella gara del Colorado vittorie significative, primo fra tutti Ari Vatanen nel 1988, quando la parte finale del tracciato era ancora in terra (oggi è completamente asfaltato) e ancora vengono i capelli dritti a coloro che hanno potuto vedere il filmato di allora girato dall’elicottero, con la Peugeot che sfiorava il bordo dei burroni in derapata controllata sopra a pochi centimetri dal vuoto assoluto. Nel 1989 la vittoria fu sempre di una Peugeot, pilotata dall’americano Robby Unser, presente quest’anno ad assistere alla performance della nuova 208 di Loeb.


Fortissimo. «Pensavo di poter segnare un tempo di 8’20, magari di 8’15, ma questo risultato è decisamente migliore», ha confessato il nove volte campione del mondo rally subito dopo aver tagliato il traguardo. «Alla partenza ho avvertito una tensione davvero particolare perché questa salita rappresentava il culmine di otto mesi di lavoro per tutta l’equipe Peugeot Sport e per i nostri partner Red Bull, Total e Michelin. Esitavo ad attaccare a fondo o a fare il tempo ma, una volta partito, non ho potuto fare a meno di andare al limite di questa vettura fantastica». Ora che è stato raggiunto questo nuovo record la sfida al mondo è lanciata e vedremo in futuro se e chi potrà migliorarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero