ROMA - Un buon ritmo, ma non basta. Partito sesto, Fernando Alonso arriva secondo, senza però ripetere il formidabile passo gara che si era visto a Barcellona. La Ferrari...
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Lo svantaggio aumenta. La situazione in classifica mondiale, però, si complica perché a dominare la gara dopo essere scattato dalla pole è il tricampione del mondo in carica Sebastian Vettel, l’avversario più pericoloso nella corsa al titolo, che trionfa per la prima volta a Montreal e porta il suo vantaggio da 29 a 36 punti (132 punti Sebastian, 96 Fernando). Lo spagnolo di Maranello agguanta però la seconda piazza anche nella graduatoria iridata, approfittando della seconda gara opaca di fila di Kimi Raikkonen e della sua Lotus. Il finlandese toglie a Schumi il record di arrivi consecutivi a punti (24), ma nel giro finale viene superato pure da Felipe Massa e deve accontentarsi del nono posto (ora ha solo 11 lunghezze di vantaggio su Hamilton).
Meglio con le gomme morbide. Ai piedi del podio l’altra Red Bull di Webber e l’altra Mercedes di Nico Rosberg che aveva dominato due settimane fa a Montecarlo. Ottimo il sesto posto di Vergne con la Toro Rosso che precede la Force India di Di Resta autore di una sola sosta. Felipe, dopo i due botti a Monaco e quello di sabato in Canada, ha fatto una bella gara effettuando numerosi sorpassi in pista pur penalizzato dalla strategia di pneumatici meno performante, scelta sulla sua Rossa per differenziarla da quella di Alonso. Fernando ha pagato la partenza in terza fila, ma nella prima parte della gara con le gomme più morbide non ha spinto come in altre occasioni superando solo la Williams di Bottas che si trovava nelle prime posizioni per le qulifiche bagnate.
Una gara sempre in pugno. Vettel, in ogni caso, ha sempre avuto la corsa in pugno, aveva pista libera davanti ed ha potuto impostare il suo passo per sfruttare al meglio il potenziale della Red Bull e quello delle Pirelli. Su una pista difficile, con velocità media elevata e tosti muretti a pochi centimetri dall’asfalto, Seb ha anche fatto un paio di errori, ma aveva un margine rassicurante. La Mercedes ha confermato di avere in gran parte risolto il problema dell’usura delle gomme in gara (soprattutto con le supersoft Lewis ha avuto un ottimo passo e si è fermato dopo gli altri), ma prima del gran premio di fine mese a Silverstone dovrà rispondere in tribunale del test segreto effettuato a Barcellona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero