NAPOLI - Vendere una Panda all’asta e ricavare 20.000 euro, contro i circa 12.000 del prezzo fissato da Fiat e Calcio Napoli per un modello diesel a chilometri zero. Possibile?...
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La vendita all’asta si è svolta nella sede napoletana della Fiat, in Corso Meridionale. Al centro dell’attenzione una Panda Diesel con motore 1.3 Multijet, citycar di successo, con potenza di 75 cv/190 Nm, cambio manuale a 5 marce, accreditata di una velocità massima di 168 km/h, accelerazione 0-100 in 12,8 secondi, consumo nel ciclo combinato di 3,9l/100 km. Completamente azzurra, l’auto ha una carrozzeria trattata con la tecnica del car wrapping, sistema che consente una totale personalizzazione grazie a una speciale pellicola che mantiene intatta l’inalterabilità nel tempo.
Il valore aggiunto sta nel logo del Napoli e nelle firme dei giocatori impressi sulla carrozzeria. Prima di trasferirsi a Parigi, aveva lasciato il suo autografo anche l’amatissimo Pocho Lavezzi. Accanto alla firma dell’argentino, quelle del superbomber Cavani, di Hamsik, Pandev, De Sanctis, Cannavaro e di tutti gli altri protagonisti del club presieduto da Aurelio De Laurentiis e rappresentato, nell’occasione, da Alessandro Formisano. Il responsabile del marketing ha voluto sottolineare “il grande rapporto tra Calcio Napoli e Fiat”. E ha osservato: “Abbiamo messo all’asta il primo esempio di automobile con un marchio di una squadra in Italia. E’ un momento di solidarietà che si propone di aprire il cuore ai tifosi per aiutare le persone che hanno bisogno del sostegno di chi ha maggiori possibilità”.
Arrivata con l’allenatore Walter Mazzarri al volante, accompagnato da Christian Maggio e Gokhan Inler, la Panda è stata accolta da applausi e ovazioni da stadio al centro della sala del Motor Village Fiat. A riscaldare l’atmosfera, lo staff di Radio Marte, voce ufficiale del Napoli, con Francesco Mastandrea, Fabiana Sera e Dario Sarnataro in prima linea. Un successo l’evento voluto per sostenere la Fondazione Massimo Leone, benemerita Onlus che si occupa del sostegno dei senza fissa dimora. Presieduta dal professore Carlo Antonio Leone, l’associazione di volontari assicura un tetto a chi non lo ha e, soprattutto, assiste persone disagiate in un programma di reinserimento sociale, spesso procurando loro un lavoro e restituendo dignità ed autonomia.
Si è aggiudicato la specialissima Panda autografata l’ex dirigente del Napoli Dino Celentano, personaggio assai noto negli ambienti calcistici per essersi trovato in prima linea, a metà degli anni 80, durante le laboriose trattative con il Barcellona per l’acquisto di Maradona. Oggi presidente onorario dell’Ischia, Celentano è rimasto legato sentimentalmente al Napoli e si è complimentato con Mazzarri per il rendimento della sua squadra in questa stagione. Con Celentano, ha animato l’asta benefica anche Alessandro Bolide (uno dei protagonisti di Made in Sud, in onda su Rai2) il quale ha assicurato pubblicamente un contributo personale alla Fondazione Massimo Leone, al di là dell’esito dell’asta.
Gli onori di casa al Fiat Motor Village di Napoli li ha fatti il direttore, Paolo Romano, il quale ha colto l’occasione per ricordare la partnership con il Calcio Napoli e per annunciare anche alcune iniziative commerciali destinate a smuovere il mercato in crisi. In particolare, la sede Fiat di Napoli propone una promozione per la Panda 1.2 EasyPower (1.2 litri 69 cv), incentrata su rate da 100 euro mensili per 36 mesi e la possibilità, dopo tre anni, di tenere, cambiare o restituire l’auto (coperta da assicurazione furto e incendio e arricchita da clima, radio, telecomando, poggiatesta, barre portapacchi, sedile regolabile in altezza e altro). Per il marchio Jeep, il Fiat Center di Napoli propone invece l’acquisto del 50% dell’auto. Anche in questo caso, dopo due anni si può scegliere tra tenerla, cambiarla o restituirla. Altre iniziative riguardano inoltre i veicoli commerciali, in testa il Fiat Fiorino Natural Power Sx, in grado di sfidare qualsiasi limitazione di traffico grazie all’alimentazione ecologica a metano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero