MILANO - Quando si parla di motori ad altissime prestazioni, il pensiero vola immediatamente dalle parti di Maranello, dove nascono i propulsori che hanno fatto sognare - e...
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Tripletta. A portare nel Modenese la terza corona consecutiva è stato quest'anno il V12 aspirato 6.2 da 740 cv e 690 Nm di coppia massima che romba nel cofano della F12 berlinetta che ha raccolto l'eredità, condendola con una dose di grinta ancora maggiore, della 599 Fiorano. La scelta degli 86 giurati provenienti da tutto il mondo è stata dettata dalla volontà di premiare un capolavoro d'ingegneria capace di combinare prestazioni d'eccezione ed elevata efficienza.
Doppietta. Ad avvalorare la supremazia del Cavallino Rampante in un lotto di concorrenti non sterminato ma decisamente agguerrito concorre il fatto che il V12 - proprio come aveva fatto nel 2011 e 2012 il V8 di 4.5 litri - si è imposto in entrambe le classi in cui era presente. È infatti stato proclamato il migliore sia tra i propulsori ad alte prestazioni, sia tra quelli oltre i 4 litri di cilindrata.
Soddisfazione. Al momento del ritiro del trofeo Jean-Jacques His, responsabile Motopropulsori della Ferrari, ha voluto rendere omaggio all'impegno «di un relativamente piccolo gruppo di ingegneri sempre impegnato nel raggiungimento di obiettivi tecnici ambiziosi. Sono sufficienti tre numeri per dimostrare i risultati di questo sviluppo: 120 cv in più e il 30% di emissioni in meno rispetto al V12 della Fiorano, con un aumento del 30% in accelerazione longitudinale». Ricordiamo che i 740 messi a disposizione dal 6.2 fanno della F12 berlinetta la Ferrari più potente e prestazionale di sempre, con una velocità massima di 340 km orari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero