NEW YORK - I favoriti Jean-Èric Vergne e la Techeetah devono entrambi vedersela con due avversari a 4 lettere, gli unici che possono realmente contrastare la volata del...
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Dopo diverse stagioni kart mai a tempo pieno perché il britannico non ha trascurato gli studi, Bird ha esordito il Formula BMW, poi ha corso in Formula Renault, in Formula 3 e in GP2 dove è arrivato secondo in campionato nel 2013 mettendosi alle spalle diversi rivali poi approdati in F1 (Ericsson, Palmer, Rossi, Nasr) e dando un contributo fondamentale al suo team nel conquistare il titolo riservato alle squadre (la Russian Time). Grazie a questi risultati Sam ha fatto il collaudatore prima per la Williams e poi per la Mercedes dove però era chiuso dalla coppia di fenomeni Hamilton-Rosberg. La seconda arma del britannico è la tradizione: il londinese, infatti, ha vinto entrambi i round disputati la scorsa stagione a New York e tenterà ripetersi quest’anno mettendo pressione in tutti i modi al fuggitivo Vergne che può in ogni caso contare su un consistente vantaggio.
Fra i costruttori è invece l’Audi l’avversaria dalla quale la Techeetah deve guardarsi. Dopo un avvio complicato, i Quattro Anelli hanno fatto man bassa di punti nei quattro E-Prix europei, culminata con la doppietta di Berlino dove Daniel Abt ha messo a segno l’en-plein di 29 punti (super-pole, corsa e giro veloce). Il tedesco forma una coppia d’assi con Lucas di Grassi, il campione uscente che vuole chiudere in bellezza sfruttando le prestazioni della sua E-Tron FE04, giudicata la monoposto più veloce del momento e supportata dalla squadra più forte e meglio strutturata.
Del resto, non si poteva attendere altro dal costruttore di Ingolstadt che all’inizio degli anni ’80 ha sbaragliato tutti nei rally con la sua Quattro e quando ha deciso di scendere in pista, ha portato a casa 13 edizioni su 17 partecipazioni della 24 Ore di Le Mans lasciando alla fine il WEC proprio per entrare in Formula E. Di certo, non per partecipare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero