SCARPERIA - «Mancano tante gare alla fine del mondiale”» In un angolo piuttosto buio e annoiato dell'autodromo del Mugello i tecnici giapponesi della Honda ragionano con...
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Non si è emozionato, il Dottore, partendo ottavo e vedendo il suo compagno sorpassare il Pole Man Dovizioso già alla prima curva. Marquez, il rivale predestinato, azzecca una partenza al fulmicotone che gli fa guadagnare moltissime posizioni in due tornate. Da tredicesimo a settimo, a passo di carica. Tutto sembra scritto, Rossi fatica molto a tenere il ritmo dei primi, fino ad un secondo a giro di ritardo, mentre Marquez continua nel suo valtzer di sorpassi, non belli in realtà ma efficaci, e al secondo giro è già terzo, poi secondo superando nell'ordine Iannone e Dovizioso. Ancora una volta, sembrava tutto scritto, ma dal quinto giro in poi la svolta.
Marquez comincia a risentire dello stress imposto alle sue gomme nella rimonta, si ritrova con una Honda scomposta in curva, nervosa soprattutto all'anteriore, e vistosamente si impegna oltre i limiti per mantenere la sua moto entro i confini della fisica. Poco dopo, la saga dei duelli tra le ducati e l'alfiere Honda, con il due volte campione del mondo impegnato a gestire Dovizioso e il suo recupero. Guida sporco Marquez, contiene gli avversari ma è chiaramente in crisi , anche mentale, incapace di accontentarsi. Un errore che pagherà caro, proprio mentre Rossi comincia la sua rimonta.
Al 13 giro Valentino acciuffa Dovizioso, costretto di li a poco a ritirarsi per un problema tecnico. Valentino è quinto, ma il risultato cambierà da li a poco. Svolta della gara al 17.mo giro, con Marquez che cade in piena curva, senza possibilità di recupero. Pochi secondi dopo, Rossi supera Pedrosa, ed è terzo.
Il finale resta questo. Lorenzo ha condotto la sua gara in perfetta solitudine dalla prima curva, vince si porta a 112 punti in classifica mondiale. Iannone incassa un ottimo secondo posto dopo la pole position ottenuta sabato, segno che il lavoro della Ducati sta pagando. Terzo, chirurgico nell'approfittare di ogni opportunità o errore altrui, Rossi, ancora Leader del mondiale a quota 118 punti. Il resto è nel disastro di una Honda che mette Pedrosa al quarto posto e Marquez all'angolo. Quello più buio dell'autodromo del Mugello.
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Il Messaggero