MISANO - Fare la pace non serve, perchè non c’è nessuna guerra. La storia infinita tra Valentino Rossi e Marc Marquez continua tra sfide, liti, colpi bassi e...
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Per Valentino Rossi non c’è bisogno di fare la pace perchè sostanzialmente non c’è nessuna conflitto in corso con Marquez. Anche se, in realtà la manovra folle del pilota spagnolo che mandò fuori pista la leggenda della MotoGp ad aprile ancora brucia. «Per me - aggiunge Valentino - le cose vanno bene, non c’è bisogno di una stretta di mano». Poi in una successiva intervista il Dottore non cambia idea: «Secondo me l’importante, l’unica cosa che conta, è il rapporto professionale, perché dobbiamo stare in pista insieme, dobbiamo correre insieme e quindi dobbiamo avere una certa tranquillità per fare le cose sereni. Su questo, non ho alcun problema con lui. Poi c’è il rapporto personale, ma quello non deve contare per nessun altro, solo per noi. Va bene così». Una sfida quella in pista tra Marquez e Rossi che richiamerà a Misano nel week-end tantissimi tifosi e che vede lo spagnolo favorito come ammette lo stesso driver della Yamaha: «È un pò la storia di tutta la stagione in realtà.
Marquez e le due Ducati vanno più forti di noi: alcune volte siamo riusciti a infilarci nella sfida, alcune volte loro sono usciti di gara, ma in generale andiamo più piano. Questo weekend probabilmente sarà simile, ma non bisogna mollare perché siamo a Misano, con un’atmosfera fantastica e tantissimi tifosi». Marquez comanda la classifica piloti della MotoGp con 59 punti di vantaggio su Rossi: «Sono felice di correre qui, la corsa più speciale col Mugello. L’anno scorso l’infortunio mi tenne sul divano, quindi sono felice di tornare in pista. La Yamaha? Ad Aragon il test è stato importante, ma dobbiamo vedere contro gli avversari come va la moto per capire il nostro livello». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero