Mopar, il marchio di ricambi, accessori e assistenza festeggia gli 80 anni a Detroit

Il simbolo Mopar su un accessorio
DETROIT - Mopar, che Serve i clienti Fiat Chrysler Automobiles lungo l’intero ciclo di vita del loro veicolo fornendo ricambi, accessori, servizi e assistenza, compie 80. E...

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DETROIT - Mopar, che Serve i clienti Fiat Chrysler Automobiles lungo l’intero ciclo di vita del loro veicolo fornendo ricambi, accessori, servizi e assistenza, compie 80. E i festeggiamenti iniziano dal salone dell’ auto di Detroit. Il gruppo nato ufficialmente nell’agosto del 1937 con il lancio di un prodotto antigelo e che ora serve nel mondo i 70 milioni di persone che hanno un veicolo del gruppo Fca ha chiuso un 2016 «che è andato bene». Lo ha detto Pietro Gorlier, presidente e amministratore delegato del marchio Mopar. Parlando dal suo ufficio nello stand di Fca al North American International Auto Show, Gorlier ha spiegato che ad essere andato «particolarmente bene è il business degli accessori, che ha registrato un +20% annuo; una performance superiore al volume di crescita delle nostre vendite».


Presente in 150 Paesi con 7.000 persone e con all’attivo 50 centri di distribuzione ricambi e 25 call center, Mopar «ogni giorno spedisce 350.000 linee d’ordine ai clienti», ha proseguito il Ceo che ha voluto sottolineare come il gruppo sia stato pioniere del settore su vari fronti: «Siamo stati i primi a togliere il manuale cartaceo di uso e manutenzione dei veicoli, a cui il 3% della clientela è ancora interessato sostituendolo con una app; siamo stati i primi a fornire un ricaricatore senza fili per cellulari nella vettura e un hotspot (era il 2008, ndr) per consentire la connessione interner wi-fi; effettuiamo inoltre la spedizione automatica ai concessionari: non sonno loro a fare ordini ma noi a vedere quali prodotti gli mancano». Forte di un aumento della penetrazione nel mercato negli ultimi cinque anni, Mopar si prepara alle sfide del futuro perchè «il mercato sta cambiando con l’emergere di tecnologie diverse: dobbiamo seguire questi sviluppi e prepararci al futuro», ha aggiunto Gorlier consapevole che «servirà evolvere l’offerta di prodotti e servizi di supporto con l’evoluzione della mobilità».

Ma anche se un’ auto autonoma arriverà sulle strade, «ci vorranno anni prima che il parco di auto verrà convertito» a questa tecnologia, ha concluso l’a.d. di Mopar sottolineando che Mopar continuerà a servire non tanto la vettura ma il cliente che la possiede, «che avrà comunque esigenze, seppur diverse».

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Il Messaggero