VENEZIA - I record sono fatti per essere battuti e spesso basta un centesimo di secondo per gridare vittoria. Ma quello stabilito da Avila (cantiere nautico di Lomagna, provincia...
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Per comprendere meglio le dimensioni del nuovo record, va ricordato che il primato precedente era di 32h 46’ 15” (3 ore e 36 secondi in più!) ed era stato stabilito da Fabio Buzzi, il mago degli scafi offshore, che nell’occasione disponeva di ben 300 hp di potenza in più.
Il record riguarda barche lunghe meno di 30 piedi (circa 10 metri) e – particolare tutt’altro che secondario – è stato stabilito da tre diportisti/amatori, appassionati di nautica e di velocità, ma appartenenti alla categoria “very normal people”. I tre - Alberto Bonin, Gianluca e Franco Chari - si sono affidati a una tecnologia “consumer”, ovvero assolutamente di serie e quindi realmente disponibile a tutti. Quanto all’imbarcazione, si sono affidati, come detto, al Tuono Type 9, un Rib che si distingue per robustezza e linee d’acqua da grande offshore, nonostante le sue dimensioni contenute (sfiora i 9 metri). Secondo quanto raccontato dai tre membri dell’equipaggio “lo scafo ha tenuto magnificamente in tutte le condizioni, anche quando onde molto alte hanno messo a dura prova la navigazione”.
Inutile dire che un ruolo determinante nell’impresa lo hanno avuto i due motori Suzuki DF200AP. Si tratta di fuoribordo 4 tempi di 2.867 cc con il miglior rapporto peso/potenza oggi disponibile sul mercato, in virtù della loro architettura a 4 cilindri in linea e delle dimensioni compatte. Nonostante il carico pesante (per via delle scorte di benzina) i motori giapponesi hanno consentito non solo di battere il record, ma anche di contenere i consumi in limiti ragionevoli in rapporto alle prestazioni estreme, ovvero 3.306 litri per percorrere 1.161 miglia (2,85 litri/miglio).
A margine del record sulla rotta Montecarlo-Venezia vale la pena ricordare che Suzuki Marine non è nuova a imprese di questo tipo. Sono frequenti i raid organizzati con il Club del Gommone di Milano, come il Giro d’Italia e il raid Genova-Gibilterra-Genova con piccoli fb da 40 cavalli, per non dire delle imprese del comandante Sergio Davì, su tutte la traversata Palermo-Recife (Brasile) con due Suzuki DF200AP identici a quelli utilizzati da Montecarlo a Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero